Titolo: Commedia nera n.1
Autore: Francesco Recami
Editore: Sellerio
Francesco Recami è uno scrittore abilissimo nel raccontare vicende umane tristi e crudeli con cinica ironia, cogliendo gli aspetti ridicoli della nostra società in modo acuto e originale. Riesce a far ridere anche quando, come nella Commedia Nera n.1, tratta argomenti seri e delicati come la violenza domestica tra coniugi, raccontando situazioni violente ed umilianti con un umorismo originale e dissacrante.
I protagonisti di questo romanzo sono due coniugi, Antonio Maria e Maria Antonietta. Già dai nomi si capisce che i due sono uno il contrario dell’altro. Lei è un commissario di polizia dal carattere dominante e dalla personalità esuberante, lui è un uomo mite e taciturno che finisce per essere completamente annullato dalla moglie che lo costringe ad abbandonare il proprio lavoro di sarto e diventare un casalingo, a subire angherie ed umiliazioni di ogni tipo, persino il dover trascorrere giorni in una specie di cella di rigore ricavata in una stanzetta della casa in cui vivono, quando il suo comportamento, a detta della moglie, necessita di una punizione. Il romanzo gioca molto sulla inversione dei ruoli, dove la moglie è la cattiva oltre che poliziotta, il marito fa il casalingo ed è quello che subisce i comportamenti estremi della moglie.
La storia racconta i vari tentativi di Antonio Maria di evadere dalla vita di inferno in cui è costretto, ridotto quasi ad un vegetale da cospicue dosi di medicinali che la moglie gli propina allo scopo di curarlo ma che in realtà lo rendono sempre più incapace di reagire. Tutti i tentativi di fuga verso la libertà finiscono sempre male e lui si ritrova a trascorrere malinconiche mattinate davanti alla televisione a guardare cartoni animati, proprio quelli che raccontano le avventure di Willi E. Coyote alla caccia di Beep Beep nella Monument Valley. Antonio Maria, proprio come il Coyote dei celebri cartoni animati, si ritrova sconfitto dopo ogni maldestro tentativo di fuga, ma da ogni sconfitta trova la forza di inventare un nuovo tentativo, di progettare un piano di azione sempre più ambizioso, sempre più ardito, fino al tentativo estremo che conclude il romanzo. Così come il Coyote, Antonio Maria è sicuramente sfortunato e maldestro, ma cattura inevitabilmente le simpatie del lettore, proprio perché finisce sempre vittima della sua dabbenaggine.
Il libro ha il solito comodo formato “Sellerio”, ideale da portare in viaggio e da leggere in situazioni di scarsa comodità. La carta dei libri di questa collana è la più piacevole al tatto tra i libri in commercio. Una vera delizia.
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