Titolo: Il futuro degli altri
Autore: Paolo Brera
Editore: Clown Bianco
Un giallo ambientato a Milano, ai giorni d’oggi. Una donna di nazionalità ucraina viene ritrovata morta nell’appartamento dove viveva in una casa di ringhiera, conosciuta da tutti, considerata una persona normale, nessuna attività sospetta, nessuna frequentazione anomala. I vicini di casa non hanno visto e sentito nulla il giorno dell’omicidio. A dare una direzione ben precisa alle indagini è un libro giallo che viene venduto subito dopo l’omicidio come allegato del quotidiano la Padania. In questo libro il delitto viene descritto in ogni suo particolare con una precisione incredibile. Le indagini sull’omicidio della donna sono svolte dal Colonnello dei Carabinieri De Valera che per prima cosa indaga l’autore del libro giallo, Paolo Brera, giornalista e scrittore, che in quei giorni si trova a Nizza dove la sua compagna di origine russa sta seguendo un corso di qualificazione nella locale Università. Brera scopre di essere indagato leggendo il quotidiano che fortunatamente è disponibile anche nella cittadina francese. Dopo un primo momento di sbandamento, Brera decide di prendere il primo treno per Milano e di andare a costituirsi. Il colonnello De Valera lo interroga, il magistrato dispone una perquisizione a casa del Brera, ma non viene trovato nessun indizio che possa provare la colpevolezza del giornalista che continua a dichiararsi completamente innocente, anche se ammette di aver conosciuto la donna che per qualche anno era andata a servizio da lui. Il Colonnello De Valera si convince subito che non può essere Brera il colpevole e comincia a provare nei suoi confronti una certa simpatia. Altre persone saranno indagate e le loro storie personali andranno a formare un quadro della situazione sociale di Milano, della vita nelle case di ringhiera, della condizione degli immigrati, delle difficoltà economiche delle persone che divorziano. Si racconta anche la crisi dei quotidiani, della cassa integrazione e della condizione dei giornalisti che sempre più spesso si ritrovano a fare un lavoro precario, con sempre meno garanzie e senza alcun privilegio. Si narra anche di pregiudizi verso le persone diversamente abili, delle difficoltà ad integrare nella stessa società culture e razze diverse. Molti temi attuali trattati con eleganza e leggerezza, senza luoghi comuni o giudizi superficiali. Il libro è un giallo di tipo tradizionale, senza scene d’azione inverosimili o grandi colpi di scena. Una indagine condotta con esperienza e professionalità dal Colonnello De Valera, che senza pregiudizi e con molto intuito scopre il colpevole senza lasciarsi ingannare dalle apparenze. Lo stile è gradevole, fluido ed ironico, con un piacevole gioco che alterna continuamente finzione e realtà, per aumentare il divertimento del lettore. La brevità del libro non deve trarre in inganno. Leggendo il libro si ha la sensazione che l’autore sia riuscito a scrivere tutto quello che voleva dire, senza sacrificare nulla.
L’ha ribloggato su Alessandria today @ Pier Carlo Lava.
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