Titolo: Rosso come il mare
Autore: Wolfram Fleishhauer
Editore: Emons
Traduttore: Simone Buttazzi
Teresa si trova a bordo della nave Valladolid per conto della UE con il compito di controllare che le operazioni di pesca si svolgessero in modo regolare. Durante questa ispezione, Teresa scompare misteriosamente senza lasciare traccia. L’equipaggio della nave dichiara di non sapere cosa possa essere accaduto, ma ritengono molto probabile che la ragazza possa essere caduta in mare. Il suo fidanzato e collega John Render è distrutto dal dolore, per la perdita della fidanzata e per non essere riuscito a proteggerla. Dall’altra parte del mondo, anche l‘attivista Ragna Di Melo è distrutta per la scomparsa della sua amica Teresa. Ragna sta combattendo una guerra spietata contro la pesca illegale e contro le grandi società che controllano il mercato del pesce mondiale, che coprono attività illegali ed immensamente dannose per il sistema marino. Nella storia c’è coinvolto anche un ex fidanzato di Ragna che ora fa l’interprete per la Comunità Europea. Il sig. Di Melo sta cercando sua figlia per proteggerla, ma Ragna ha interrotto da anni ogni rapporto con lui a causa delle attività illegali delle sue aziende. Quali sono i collegamenti tra questi personaggi e quali sono gli eventi che li vedranno protagonisti? Basta leggere Rosso come il mare. Un thriller di matrice ecologica che mette a nudo le difficoltà che un organismo come la Comunità Europea deve affrontare nel cercare di regolamentare un settore come la pesca che offre possibilità enormi di guadagno soprattutto se le attività sono svolte in modo irregolare. Gli interessi economici rendono gli uomini sempre più ingordi e sfruttano una risorsa come il mare senza alcun rispetto. La pesca è diventata un business miliardario, migliaia di navi, veri e propri stabilimenti industriali galleggianti, solcano il mare depredandolo di tutto quello che riescono a prendere, compromettendo sia la fauna che la flora, distruggendo il sistema marino. Le lavorazioni sono fatte a bordo delle navi stesse e controllare le attività è praticamente impossibile soprattutto quando le specie protette pescate vengono trasformate immediatamente in farine o altri semilavorati. A fronte dei guadagni milionari delle grandi organizzazioni, i piccoli pescatori con le loro barchette non riescono più a guadagnare dal loro lavoro divenuto ormai improduttivo per le scarse catture e per i prezzi sempre più bassi che il mercato impone. E se in Europa ci sono leggi che provano a difendere il mare e ci sono organismi che cercano di controllare e limitare le attività illecite, ci sono intere nazioni extraeuropee che non svolgono alcun controllo sulle attività di pesca, tollerando da anni attività svolte in modo massivo e eccessivo, senza rispettare l’ambiente e senza dare il tempo alle varie specie di riprodursi evitando la scomparsa delle specie ittiche.
Un libro scritto da Wolfram Fleischhauer, scrittore ma anche interprete della Comunità Europea, che prova a difendere l’operato dell’istituzione per cui lavora dagli attacchi di coloro che la ritengono una inutile fabbrica di regolamenti astrusi e inapplicabili. Mentre la UE cerca di fare qualcosa pur nelle lungaggini delle commissioni, estenuanti riunioni, lunghi dibattiti ed emana leggi e regolamenti che cercano di migliorare le cose, il mondo va comunque a rotoli per colpa della cupidigia immorale di uomini senza scrupoli ed a nulla valgono gli sforzi di qualche idealista che decide di combattere il declino del pianeta con azioni che sconfinano con il terrorismo e che portano a risultati opposti rispetto alle intenzioni, favorendo alla fine proprio quelle organizzazioni che vorrebbero combattere. Un bel thriller con tanti protagonisti molto diversi tra loro, con idee ed obiettivi diversi, tutti a modo loro coraggiosi e determinati ad ottenere il proprio obiettivo, nel bene e nel male. Sullo sfondo il declino del nostro pianeta, ecologico e morale.
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