Titolo: Il sospettato
Autore: Georges Simenon
Editore: Adelphi
Traduzione: Marina Karam
Romanzo breve, solo 140 pagine. Si legge in un soffio, si inizia e si finisce senza interruzioni.
La storia è ambientata tra i gruppi anarchici dell’epoca e racconta un possibile attentato che dovrebbe distruggere una fabbrica di aerei che si trova a Parigi. Se l’attentato dovesse essere compiuto ci sarebbero decine di morti innocenti, gente semplice, operai, persone della stessa classe sociale da cui provengono gli attentatori.
Siamo nel 1938, tra Bruxelles e Parigi. Il protagonista è Pierre Chave che decide di evitare una strage che sta per essere compiuta da parte di Robert, un giovane anarchico che era stato quasi un suo allievo, ma che aveva poi deciso di non seguire più le sue idee. Pierre viene avvisato di quello che Robert sta per compiere dal Barone, un altro anarchico. Ma il tempo è poco, bisogna agire in fretta.
Robert è già partito per Parigi. Pierre è ricercato in Francia come disertore ma non esita a superare la frontiera per fermare Robert, per evitare la strage. Pierre è un anarchico che non crede nella strada della violenza e del terrorismo e non esita a lasciare la moglie ed il figlio a Bruxelles, alle prese con la polizia che è alla ricerca di Pierre, pur di continuare a professare il suo credo. Pierre non si impaurisce per avere la polizia che gli soffia sul collo, non se la prende con i suoi compagni che lo considerano un traditore, ma crede nelle sue idee e non si ferma davanti a nulla pur di evitare inutili morti. Ma non solo, vuole anche salvare Robert, perché macchiandosi di una colpa così grande cosa sarebbe stato della sua vita?
Storia di un piccolo eroe del popolo, una storia romantica che in qualche modo nobilita chi crede nella lotta per un mondo migliore, senza cadere nella trappola dell’estremismo e del terrorismo. Solita ambientazione cupa delle storie di Simenon, ambienti poveri , nessuna ombra di benessere, solo povertà e stenti. Storia scritta con gran ritmo, quasi un thriller di azione. Se vi piace Simenon, da non perdere.
Oh bon gentile e utile VAccini, grazie per aver segnalato un libro che ignoravo del Grande. Lo comprerò seduta stante. Felicitazioni per il suo blog che non parla di amori e sudori. Ah e grazie per la visita. D’Ascola
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Grazie per il “gentile e utile”. Detto da lei è molto di più che un complimento e grazie per la visita.
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S’immagini, grazie per avermi scritto ed onorato lei con un replica ‘sì intrigante. Non è un complimento ma un riconoscimento, apprezzo chi non scrive dei propri amori e in modo corrente e accattivante. La userò volentieri come apripista; lei è molto vorace e io molto di necessità molto, assai selettivo. Chissà se da ingegnere meccanico come il Gadda non le interessi ascoltarmi. Vediamo
https://www.orizzonteatlantico.it/it-2018-pasquale-dascola
https://www.orizzonteatlantico.it/it-2016-pasquale-dascola
Stia bene. D’Ascola
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Complimenti per le poesie. Lei ha il dono della scrittura e lo esercita in modo eccelso. Buona giornata.
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Quando si tratta di Simenon, per me è un sì senza condizioni…
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I suoi libri sono unici. Uno stile essenziale che riesce a scavare nell’animo umano in modo sempre efficace. Grazie per il commento.
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