Io sono il castigo

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Titolo: Io sono il castigo

Autore: Giancarlo De Cataldo

Editore: Einaudi

A Roma, in un incidente stradale come tanti, rimane ucciso un famoso cantante degli anni Sessanta, soprannominato Ciuffo d’Oro, ora diventato un importante boss dell’industria discografica. L’inchiesta parte come incidente stradale ma presto si tramuta in indagine per omicidio. Alla vittima non mancano i nemici ma nessuno tra le persone coinvolte nell’inchiesta sembra capace di uccidere. Il magistrato che segue il caso è Manrico Spinori della Rocca, per gli amici Rick. Un uomo posato e gentile, di famiglia nobile ormai decaduta, con una madre vittima del vizio del gioco d’azzardo. Manrico è un appassionato di opera lirica, segue tutti i concerti che può, andando anche in giro per l’Europa per soddisfare la sua voglia di musica. Vive solo, ha un certo successo con le donne, soprattutto se appassionate di opera lirica. Il magistrato lavora con una nuova collega, una ispettrice dal fisico avvenente e statuario per il suo metro e ottanta, con qualche tatuaggio e dalla parlata molto romana, quasi da coatta. La squadra investigativa di Manrico Spinori della Rocca inizia l’indagine alla scoperta dei segreti di Ciuffo d’Oro, della sua famiglia e delle sue numerose amichette del cuore.

Questo “Io sono il castigo” è un giallo che vede come protagonista un magistrato affascinante e di buon livello sociale contrapposto ad una investigatrice di modeste origini che è tutta il contrario di lui, ma i due insieme costituiscono una coppia ben assortita dalle buone intuizioni. De Cataldo si è divertito ad adattare il linguaggio usato nel testo alle origini dei personaggi, creando situazioni simpatiche e divertenti, senza nessuno snobismo. L’avventura è ambientata a Roma che si presenta in tutto lo splendore dei variopinti personaggi che la abitano, che vanno dai nobili che vivono fuori dal tempo ai nuovi arricchiti, agli avventurieri di vario tipo fino alle persone semplici. Ben fatti i riferimenti alle opere liriche famose e meno famose che vanno ad arricchire la trama senza appesantirla con molti riferimenti alle similitudini delle trame del melodramma con le vicende quotidiane. Manrico tra le indagini, le preoccupazioni che gli procura la madre e la frequentazione dei teatri, ha la fortuna di incontrare una misteriosa ed appassionata melomane, con cui inizia una simpatica ed intrigante amicizia. Siamo molto lontani dalle storie violente e crudeli di Romanzo Criminale, questo è un libro giallo dai tratti gentili, scritto in modo lineare e con un filo di umorismo. Qui anche gli assassini hanno un cuore grande.