Titolo: Quando abbiamo smesso di capire il mondo
Autore: Benjamin Labatut
Editore: Adelphi
Traduzione: Lisa Topi
Un libro di divulgazione scientifica e di scoperta di alcune personalità geniali, che non sempre sono riuscite a passare alla storia ma che hanno avuto una importanza notevole nel progresso della scienza. Aneddoti, storie della loro vita, debolezze, limiti e originalità, raccontate all’ombra delle ricerche scientifiche di cui sono stati protagonisti. I personaggi a cui sono dedicati i vari capitoli del libro sono persone che hanno un tratto in comune, ossia la capacità di vedere le cose dal loro punto di vista che li ha resi capaci di vedere cose che gli altri non avevano visto o non potevano vedere.
I grandi scienziati donano totalmente la propria esistenza allo studio ed alla ricerca della loro verità e in questa ricerca mescolano forma diverse di disagi esistenziali, grandi sofferenze, grandi rinunce. “Smettere di capire il mondo” racconta le vite tormentate di un alchimista di nome Johan Konrad Dippel, che ha inventato il Blu di Prussia, di un matematico giapponese, Shinichi Mochizuki, del dualismo tra Heisenberg e Schrödinger, il delirio matematico di Grothendieck. Un libro affascinante che racconta il lato oscuro degli scienziati, quello meno conosciuto ma che forse meglio li rappresenta.
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