Tre madri

Titolo: Tre madri

Autore: Francesca Serafini

Editore: La Nave di Teseo

Lisa Mancini è una persona enigmatica, ha 33 anni, con una brillante carriera alle spalle, lavorava all’Interpol di Lione, ma improvvisamente ha deciso di andare a dirigere il commissariato di un piccolo paese romagnolo, Montezenta, una cittadina inventata che assomiglia molto a Santarcangelo di Romagna. Lisa da quando si è trasferita a Montezenta è distratta, disinteressata a tutto, soprattutto al lavoro, sempre con il cellulare in mano a giocare ad un noto videogame. Ma accade che un giovane adolescente sparisce di casa e Lisa è chiamata ad indagare. Il ragazzo si chiama River, vive con i genitori in una specie di comunità di artisti. E’ un ragazzo posato, con ottimi risultati scolastici, non ha mai dato alcun problema alla famiglia, ha un grande talento per la musica e proprio il giorno della sua scomparsa avrebbe dovuto partecipare ad un concerto in onore di Fabrizio De André, a cui teneva moltissimo, essendo anche uno degli organizzatori. Lisa si sente fin da subito coinvolta nell’indagine, trova una grande empatia con la madre di River e riversa nell’indagine tutte le sue energie, ritrovando lo smalto che sembrava ormai perso.

Il titolo del libro è lo stesso di una struggente canzone di Fabrizio De André, a cui il libro fa riferimento, due storie simili di figli e madri. A leggere le note di copertina sembra un libro “noir” con protagonista il commissario Lisa Mancini, in realtà il libro è soprattutto un romanzo psicologico che racconta il dolore delle madri quando perdono i figli, sia quando muoiono che quando scompaiono o si allontanano, oltre ad analizzare i rapporti tra genitori e figli, le difficoltà di un compito così difficile a cui spesso molti arrivano del tutto impreparati. Nella storia tanti i riferimenti ad opere letterarie, musicali e filosofiche, tutte segnalate nelle pagine finali del libro. Una scrittura molto accurata, meticolosa, con personaggi ben definiti, ambientazioni descritte con grande efficacia. Una storia piena di dolore e sofferenza, raccontata con passione e partecipazione.