Nient’altro che nebbia

Titolo: Nient’altro che nebbia

Autore: Patrizia Emilitri

Editore: Tea

La tranquilla comunità di Perzeghetto Olona, un piccolo paese vicino al lago Maggiore, è sconvolta dal ritrovamento del cadavere di una ragazza conosciuta da tutti, Nadia Bignami. Le indagini portano subito al colpevole, anche lui un ragazzo del paese, Andrea Costa, gentile, ben educato, studente all’Università di Milano. Andrea non racconterà a nessuno cosa accadde quella sera al lavatoio in cui fu ritrovata Nadia, assumendosi tutte le colpe per poi scontare la sua pena in carcere.

Il giorno del ritrovamento del cadavere di Nadia, tutto il paese accorse al lavatoio, così come tutti parteciparono al funerale, ma non era partecipazione reale al lutto, per i tanti giudici senza toga era solo per assistere al dolore altrui, per condannare senza conoscere la verità.

Le piccole comunità sono sempre molto severe nel giudicare i loro paesani che si macchiano di qualche colpa e il giudizio è tanto più perentorio quanto più sono conosciuti i colpevoli. Andrea non sarà mai perdonato, il castigo inflitto dalla giustizia non sarà sufficiente a cancellare i suoi errori, resterà colpevole per sempre, la comunità non dimentica ed è unita e coesa solo nella condanna e nell’odio.

Questo Nient’altro che nebbia è un libro giallo solo per poche pagine, fino a quando non viene indicato Andrea come colpevole. Poi diventa un romanzo sul dolore e sulla pietà delle due mamme, quella della vittima e quella del suo presunto assassino. Le due donne si dimostrano essere le persone più forti, le uniche a superare la tragedia che le ha colpite per andare avanti nonostante le chiacchiere del paese. Un romanzo emozionante, per i temi trattati, per la sensibilità con cui gli argomenti sono narrati, per le belle descrizioni dei caratteri dei vari protagonisti.

La vita degli animali

Titolo: La vita degli animali

Autore: Audur Ava Ólafsdóttir

Editore: Einaudi

Traduzione: Stefano Rosatti

Dyia è una ostetrica, come sua zia Fifa. Senza figli, la sua vita è il suo lavoro, per lei la rinuncia ad una propria vita sentimentale non costituisce una limitazione importante. Il racconto sembra un diario, Dyia racconta quello che le capita, dall’impianto elettrico di casa, ai discorsi con le colleghe in ospedale, le telefonate con la sorella meteorologa e soprattutto i ricordi di sua zia. Dyia vive a casa della zia da quanto è passata a miglior vita. Ha cercato di non toccare nulla della vecchia casa, per rispetto alla sua memoria. Dopo qualche anno, ritrova una scatola con gli scritti di Fifa, un gran numero di pagine con le idee ed i pensieri di una vita, dove parla del parto, della condizione dell’uomo, dalla nascita alla sua crescita, degli animali, della natura, della fisica, dei cambiamenti climatici e molto altro. Dalla lettura delle pagine, Dyia scopre che la zia aveva provato a pubblicare i suoi testi, che erano stati giudicati interessanti da alcuni editori, ma non erano stati presi in considerazione perché gli scritti erano troppo disordinati e senza una struttura portante. Anche lei proverà a riordinare tutte quelle pagine, a darle una struttura migliore, ma non riuscirà nel suo intento nella finzione del libro, in realtà si tratta di questo libro.

Quel presunto caos rappresenta la forma reale della vita, dove tutto avviene in modo imprevedibile e casuale, apparentemente senza logica o coerenza, ma in realtà siamo noi che spesso non siamo in grado di comprendere il disegno della natura. Le parole di Fifa parlano della nascita, della morte, della luce, di come molte specie animali siano più evolute e straordinarie dell’uomo, di come la natura sia imprevedibile e straordinaria.

Un libro pieno di umanità, di gentilezza, di pensieri delicati, che porta a riflettere in modo nuovo sul senso che dobbiamo dare alla nostra avventura terrestre.

Il quartetto Razumovsky

Titolo: Il quartetto Razumovsky

Autore: Paolo Maurensig

Editore: Einaudi

Questo libro è l’ultima opera dello scrittore Paolo Maurensig, morto pochi giorni dopo aver consegnato all’editore le bozze del romanzo. Una specie di testamento, un libro per non dimenticare cosa è stato il nazismo e come persone apparentemente normali siano diventate crudeli assassini, incapaci di riconoscere i propri errori. La voce narrante della storia è quella di Rudolf Vogel, ha un passato da criminale nazista, era soprannominato “il Torturatore”. Fuggito in America alla fine della guerra, come molti suoi connazionali, vive ossessionato dai fantasmi del suo passato. Finirà in galera, sarà condannato e in attesa della sua esecuzione affida alla scrittura le sue memorie.

Tre rifugiati negli Stati Uniti si incontrano dopo trent’anni, in passato sono stati musicisti di talento, avevano raggiunto il culmine della loro fama suonando davanti a Hitler in una serata per loro indimenticabile. Ora che si sono ritrovati negli Stati Uniti, decidono di riprendere a suonare, per fare un nuovo concerto, per rinverdire il loro talento musicale. Erano un quartetto allora, ora manca Victoria, la violoncellista, anche lei rifugiata in America, ricoverata in una clinica per malati di Alzheimer. Victoria viene sostituita da una giovane musicista, scelta più per la sua avvenenza che per la sua bravura. Le prove proseguono fino a pochi giorni prima del concerto. Improvvisamente muore il violinista, Max Brentano. La sua morte scatena tra i due amici rimasti vecchie gelosie e rancori. La memoria di Rudolf si sta dissolvendo, ha avuto un incidente ed un trauma conseguente che gli sta progressivamente cancellando i ricordi. Lui si chiede se sia giusto che la sua vita sia un continuo fuggire e nascondere il suo passato. Vorrebbe che gli sia riconosciuto il diritto di avere una vita normale, il perdono per i suoi crimini commessi durante la guerra. In realtà lui non ha mai abiurato il suo passato, Mein Kampf è sempre il suo libro di riferimento. E non ha mai smesso di uccidere, come quando indossava la divisa delle SS. Per certe persone le colpe non possono essere dimenticate.

Il Francese

Titolo: Il Francese

Autore: Massimo Carlotto

Editore: Mondadori

La vicenda è ambientata a Padova con protagonista Antonio Zanchetta detto il Francese, protettore e sfruttatore di un gruppo di escort di alto livello, costose e sofisticate, solo per clienti facoltosi.

Zanchetta gestisce le sue protette con regole molto precise, nessun traffico di droga, tutto deve essere fatto per non creare problemi alla clientela, massima riservatezza. La formula funziona, gli affari vanno bene sia per il Francese che per le sue ragazze, un gruppo ben assortito di professioniste molto apprezzate dai clienti. All’improvviso una delle ragazze, Serena, sparisce. Il Francese si prodiga per trovarla, ma senza risultati. Diventa il principale indagato per il presunto omicidio e viene braccato dal commissario Franca Ardizzone, una donna decisa a tutto pur di vendicare tutte le donne sfruttate dal Francese, cercando a tutti i costi il modo di sbatterlo in galera.

Una storia appassionante, scritta e costruita con bravura, ritmo degli eventi incessante, per protagonista un pappone empatico che scoprirà nei momenti di difficoltà di avere tanti nemici. Il romanzo è anche un modo per descrivere i cambiamenti sociali del territorio, zone ricche ma anche con evidenti problemi sociali, con un numero sempre crescente di persone che non ce la fanno, che sono emarginate per mancanza di mezzi. L’autore riesce ad evidenziare il lato nascosto della società, quello che non può essere mostrato, ma che è ben presente e fa prosperare le molte attività della malavita organizzata disposta ad accontentate i desideri perversi di chi, per divertirsi in modo molto discutibile, è disponibile a spendere tanti soldi. Anche la malavita è cambiata, ci sono bande che arrivano dall’Est Europa, gente spietata, capace di tutto pur di prendere il controllo del territorio. In questo romanzo le donne sono le vere protagoniste, piene di coraggio, combattono le avversità, lottano per conquistare un posto migliore nella vita ed anche se hanno sbagliato trovano la forza di reagire e cercare un destino migliore.

Addio Lorenzo

Un ragazzo è morto durante uno stage, schiacciato da un tubolare di acciaio. Le morti sul lavoro sono tutte inaccettabili. Senza eccezioni. Ma se un ragazzo che è in azienda per uno stage, per imparare, per prendere confidenza con il mondo del lavoro, viene messo a svolgere un lavoro pericoloso al punto che ci ha lasciato la pelle, è il segnale definitivo che la misura è colma. Non è sfortuna, non è fatalità. Il sistema non funziona. Le leggi non funzionano, non c’è prevenzione, non c’è controllo, non ci sono sanzioni. E non ci sono condanne.

Nel 2021 i morti sono stati 1404. Nei primi tre mesi dell’anno erano 185, a fine agosto 771. Nel post che avevo scritto il 16 ottobre 2021, proponevo di mettere davanti al nostro Parlamento un mega schermo con il numero dei morti sul lavoro, aggiornato 24 ore su 24, come monito per i nostri rappresentanti politici, per ricordargli, tutti i giorni, la loro inefficacia, superficialità ed incompetenza. Ripropongo l’idea. Anzi, aggiungerei una campana che suona a morto, 24 h su 24. Per non dimenticare.

Ai caduti sul lavoro e a chi si prodiga seriamente per combattere questo scandalo dedico una poesia di John Donne, un invito a sentirci partecipe del dolore altrui.

«Nessun uomo è un’isola, completo in sé stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te».

(John Donne 1572 – 1631) – Meditazione XVII: Nessun uomo è un’isola)

Notte senza luna

Titolo: Notte senza luna

Autore: Fabio Rennani

Secondo romanzo di Fabio Rennani con l’ispettore Innocenti protagonista. In tempi di Covid sono in molti a trascorrere le vacanze in luoghi sicuri e poco affollati. Così un gruppo di amici e conoscenti torna dopo tanto tempo in una piccola cittadina del litorale romano, per trascorrere le meritate ed agognate ferie. Il tempo è passato ma alcune storie non vengono mai dimenticate e nel gruppo di amici tornano allo scoperto vecchie storie, la tensione sale, non tutto va per il verso giusto fino al culmine di un omicidio proprio in una serata che doveva essere una riconciliazione romantica dopo qualche screzio di troppo. Il commissario Innocenti si trova in vacanza con la figlia proprio nella stessa località del gruppo di amici e viene coinvolto nelle indagini anche se è in ferie.

Il racconto è molto piacevole, l’ambientazione vacanziera e marina è resa in modo ottimale, così come i caratteri dei vari personaggi sono una veritiera carrellata delle tipologie di persone che è possibile trovare nei quartieri di livello sociale medio alto, dove convivono veri signori, ambiziosi rampanti e persone disposte a tutto pur di avere di più, ma con poca propensione al sacrificio ed all’impegno.

Come nel precedente romanzo di Rennani, molti sono i possibili colpevoli e solo il grande intuito del commissario Innocenti potrà risolvere il caso. Per Innocenti non ci sono solo le indagini a rendere la vita difficile, c’è anche la figlia adolescente che vorrebbe passare delle vacanze normali e divertirsi così come c’è la moglie da cui si è separato, che non gli perdona nulla e critica tutto quello che fa. Finale imprevedibile con un colpo di scena davvero sorprendente.

Yaba

Titolo: Yaba

Autore: Luca Zantei

Editore: Il Convivio

Il terrore parte dalla Cina. Una nave arriva in prossimità del porto di Trieste. Sembra andare alla deriva. A bordo solo cadaveri, tutto l’equipaggio sterminato, una follia omicida senza limiti.

Il commissario Annamaria Conte dirige le indagini sulla strage della nave del mistero. A Trieste avvengono altri efferati omicidi, persone normali si trasformano in crudeli assassini. La soluzione del caso sembra impossibile ma Annamaria non ha idea di quanto invece sia per lei a portata di mano. Una storia complessa, tra Cina, Italia e Iran, laboratori segreti che producono armi non convenzionali capaci di seminare morte ovunque ci siano terroristi disposti ad utilizzare tali armi per seminare morte, dolore e terrore, per dare sfogo alla loro follia omicida.

Un romanzo con molti temi di interesse e di grande attualità, come i comportamenti irresponsabili di alcune grandi potenze che fiancheggiano il terrorismo internazionale, il ruolo delle polizie in Paesi lontani non sempre affidabili e trasparenti, le insicurezze e le paure dei nostri tempi, tra virus ed attentati, il ruolo delle donne nella nostra società e le difficoltà che hanno nel far valere le proprie ragioni nella vita professionale oltre che in quella privata. Il Commissario Annamaria troverà il modo per prendersi la propria personale rivincita sia come poliziotta che personale nei confronti del suo ex marito, nel modo più spettacolare e ardito che si possa immaginare.

Luca Zantei appartiene alla categoria di autori che preferisco, ossia gli scrittori non professionisti. Luca è un manager industriale che si diletta nella scrittura di romanzi, in particolare thriller, con ottimi risultati come dimostra questo “Yaba” e merita di sicuro l’attenzione degli appassionati del genere.

In nome della verità

Titolo: In nome della verità
Autore: Viveca Sten
Editore: Marsilio
Traduzione: Laura Cangemi
 
Due casi giudiziari, due storie diverse che avranno un epilogo comune. Thomas Andreasson deve indagare su un bambino di undici anni scomparso da una scuola di vela dove stava partecipando ad un corso estivo. Nora Linde, procuratore, sta seguendo un processo con imputato un uomo d’affari accusato di aver sottratto ingenti somme alla sua azienda.
Due vicende parallele destinate ad incontrarsi. Una storia ben scritta, con un ritmo elevato, che mette insieme bullismo, pedofilia, gioco d’azzardo e frodi finanziarie, oltre alle vicende personali dei vari protagonisti, alle prese con la vita di tutti i giorni della società moderna, fatta di sacrifici, rinunce, 
difficoltà a conciliare i ritmi richiesti dalle attività lavorative con le esigenze degli affetti familiari.
Lo scenario naturale è molto intrigante, siamo in estate, il mare è sempre molto attraente, anche quello del Nord. Il bambino scomparso si chiama Benjamin, fisicamente più piccolo rispetto i compagni di pari età, spesso oggetto di scherzi e prese in giro anche pesanti da parte di ragazzi più grandi di lui. Il piccolo è preso di mira da due prepotenti compagni di corso, ma diventa preda preziosa per ricattare qualcuno coinvolto nel processo condotto da Nora Linde. Come spesso accade sono le inadeguatezze degli adulti che rendono i bambini insicuri e facili prede di chi sfoga con la violenza le proprie frustrazioni. Ma non ci sono solo adulti inadeguati, ci sono anche persone che combattono per fare in modo che il mondo diventi un posto migliore

L’ultima notte di Raul Gardini

Titolo: L’ultima notte di Raul Gardini

Autore: Gianluca Barbera

Editore: Chiarelettere

Mani pulite era il nome dato all’azione giudiziaria del pool di Milano, quei giudici che dichiararono guerra ad un sistema di corruzione generalizzato che aveva come scopo principale il finanziamento illecito dei partiti. L’operato dei giudici milanesi trovò il sostegno di molti italiani fino a quando due fatti cambiarono la storia dell’inchiesta. Il 20 luglio del 1993 si uccise in carcere Gabriele Cagliari, presidente dell’Eni, a cui i giudici che lo indagavano non concessero gli arresti domiciliari. Il 23 luglio 1993 si uccise nella sua casa di Milano Raul Gardini, poco prima di recarsi in procura dove l’attendeva per l’interrogatorio Antonio Di Pietro. Gardini sapeva che il rischio di essere arrestato era molto alto, aveva confidato ai suoi familiari di aver paura del carcere. In molti non credettero alla tesi del suicidio. Le inchieste hanno stabilito in modo definitivo che si trattò di suicidio.

Il libro racconta l’ascesa inarrestabile di Serafino Ferruzzi e del suo genero Raul, una coppia formidabile di imprenditori, di uomini coraggiosi, impulsivi e creativi, visionari e sfrontati. Raul fu il volto guascone, impertinente del nuovo capitalismo italiano, contrapposto a quello ingessato ed aristocratico degli Agnelli e di Mediobanca. Un uomo ricchissimo che detestava i politici, che amava Ravenna, la sua città, che era generoso con i suoi collaboratori e con i suoi concittadini. Fu l’armatore del Moro di Venezia, la barca che partecipò alla American’s Cup con il suo formidabile equipaggio. Raul era sempre sorridente, spesso vincitore, piaceva agli operai come ai vertici della Confindustria. Il libro racconta la storia Raul sotto forma di romanzo giallo, dagli inizi con il futuro suocero Serafino fino agli errori commessi per acquisire la Montedison e la sua triste fine.

Dal libro non viene fuori nessuna verità diversa da quella ufficiale, ma viene gettato il seme del dubbio, di come in molti hanno tratto vantaggio dalla morte di Raul, personaggi misteriosi che avrebbero avuto molto da perdere se Gardini fosse andato in procura a vuotare il sacco. Ho un ricordo molto vivo di quella mattina del 1993, quando la radio disse che Raul Gardini si era suicidato. Io non credetti mai alla tesi del suicidio. Ma la verità forse non la sapremo mai.

L’infinito errore

Titolo: L’infinito errore

Autore: Fabrizio Gatti

Editore: La nave di Teseo

Sono due anni che il Covid 19 è entrato nelle nostre vite, provocando morti, malati, sofferenze, condizionando la nostra vita e limitando la nostra libertà. Sono due anni che ogni giorno ci preoccupiamo del numero di contagiati e di morti, di quanti nuovi ricoverati in terapia intensiva ci sono e del numero di tamponi fatti.

L’infinito errore è un libro che ricostruisce quanto accaduto dall’inizio della pandemia, mettendo insieme il numero maggiore di documenti e di testimonianze, per raccontare come il virus sia arrivato in Italia e come si sia diffuso, cercando di identificare errori e motivi per cui il nostro Paese sia stato colpito così duramente.

Nessuna teoria di un complotto dei poteri forti o delle élites che governano il mondo o misteriose produzioni di virus per scopi militari o progetti di decimazione della popolazione mondiale. Piuttosto si evincono interessi politici ed economici che hanno minimizzato i rischi del virus per evitare di rallentare attività economiche che erano in pieno svolgimento. Sarà possibile sconfiggere il virus, ma bisogna evitare il ripetersi di errori clamorosi. Alcuni esempi ?

Nei laboratori virologici di Wuhan, centinaia di ricercatori studiano i virus presenti in determinate colonie di animali che vivono in remote grotte. Per svolgere i loro studi, i ricercatori sono costretti a catturare esemplari di animali e il loro guano. Le modalità di raccolta e di smaltimento dei rifiuti avviene spesso in condizioni di palese irregolarità, senza rispettare le necessarie norme e precauzioni igieniche, smaltendoli nelle fogne come fossero rifiuti innocui. In altri casi le cavie da laboratorio sono state rivendute sul mercato nero per il consumo alimentare.

Alcune organizzazioni di importanza mondiale hanno negato fino all’ultimo la gravità del contagio o hanno affermato ripetutamente che non fosse dimostrata la trasmissibilità del virus tra le persone al di fuori della Cina.

L’intensificarsi dei voli tra l’Italia e la Cina proprio nei primi mesi del 2020, per favorire gli scambi commerciali e non interrompere attività legate a grandi investimenti cinesi in Italia. Guarda caso molti di questi investimenti erano concentrati nella zona di Codogno, tristemente nota per il gran numero di contagiati.

Il libro non fornisce giudizi definitivi, ma vuole essere un contributo alla ricerca della verità e per sconfessare alcune menzogne, fornendo spunti di riflessione molto interessanti.

Astuti inganni

Titolo: Astuti Inganni

Autore: Fabio Rennani

Lorenzo è un giovane che vorrebbe essere artista, in realtà conduce una vita al di sopra delle sue possibilità nonostante la famiglia gli abbia tagliato la paga mensile. Viene trovato ucciso nella stanza in affitto in cui viveva, sembra una morte per overdose, una vita sprecata come tante altre. L’ispettore Innocenti è il responsabile delle indagini, che appaiono difficili e senza prove schiaccianti. Solo la determinazione del Commissario eviterà che il caso sia archiviato senza trovare il colpevole.

Una storia dove i principali protagonisti sono tutti indiziati e possibili colpevoli. Un finale inaspettato e un movente collegato a qualcosa accaduto nel passato. I vari indiziati raccontano il loro punto di vista degli eventi, espediente narrativo collaudato che consente di esprimere tutto il potenziale della trama e della storia. La varietà dei moventi attribuiti ai vari sospettati aumenta l’interesse per la ricerca della soluzione.

Astuti Inganni è il primo libro di Fabio Rennani, uno scrittore che appartiene ad una delle categorie a cui ho dedicato due post di questo blog, ossia quella degli scrittori ingegneri. Fabio scrive per passione nel tempo libero del suo lavoro, merita di sicuro un incoraggiamento.

Mediterraneo

Titolo: Mediterraneo

Autore: Gianluca Barbera

Editore: Solferino

Un libro sorprendente. Giovanni Belisario è un uomo brillante, drammaturgo di professione, grande lettore e viaggiatore. Ha avuto un lutto recente, la morte di sua figlia Giulia, vive separato dalla moglie. Riceve una telefonata improvvisa, è suo figlio Christian che non vede da molto tempo. Il figlio chiede aiuto, qualcuno lo sta braccando, ha bisogno di soldi, si trova a Creta proveniente dalla Grecia. Il padre parte subito per Creta, alla ricerca del figlio, per aiutarlo e tirarlo fuori dai guai. Sapeva che stava lavorando per una ONG, aiutava i migranti che sui barconi cercavano la salvezza attraversando il mare Mediterraneo verso l’occidente. Creta è la prima tappa di un viaggio che porterà Giovanni Belisario molto più lontano di dove lui stesso avrebbe potuto immaginare.

Inizia per Giovanni un viaggio attraverso le grandi vicende raccontate dalla mitologia, dalla filosofia, dai grandi eventi della storia, dalla scienza e dalla religione, in qualche modo legate tra di loro per le comuni origini nel bacino del Mediterraneo. Il libro passa dal thriller classico, con il figlio in fuga continua, ad un viaggio tra il fantastico e l’onirico nello spazio e nel tempo dove il lettore rivive alcuni miti greci, parti della Bibbia e dei Vangeli apocrifi, del Corano e alcune leggi della scienza e della fisica. Sarà il figlio Christian a indicare al padre la fine del viaggio e la meta insperata e inconsapevolmente desiderata.

Il libro è un originale e fantastico esercizio creativo che permette di osservare in modo inedito le varie forme di cultura, di scienza e di religioni che hanno visto la luce nel bacino del Mediterraneo e costringe il lettore a riflettere sul senso della vita e suscita una inedita curiosità volta a conoscere meglio molti aspetti della conoscenza che ci sono sconosciuti. Una scrittura colta ed elegante, una erudita e profonda conoscenza delle culture di diversi popoli. Una lettura emozionante e stimolante.

Il killer del loto

Titolo: Il killer del loto

Autore: Marco De Fazi

Editore: Porto Seguro

Minneapolis, nel Minnesota, Stati Uniti. Lungo il fiume viene ritrovata la testa di un uomo con un fiore di loto in bocca. Sul collo c’è tatuato il numero 4. Le indagini sono affidate a Clay Stone, appena promosso detective, dopo diversi anni da sceriffo. Il giorno dopo la macabra scoperta della prima testa, viene rinvenuta una seconda testa, questa volta con il numero 3 tatuato. Anche in questo caso un fiore di loto è inserito nella bocca. Le indagini diventano una lotta contro il tempo per evitare i due omicidi mancanti. Negli anni precedenti un incidente d’auto aveva provocato grandi sofferenze, ma i colpevoli non furono condannati. Da allora è iniziato il tempo della vendetta. C’è anche una seconda vendetta che è in corso da tempo, da parte di un personaggio insospettabile, che soddisfa la sua sete di vendetta nella più totale segretezza. Gli investigatori devono entrare nella testa dell’omicida, pensare come lui per ricostruire gli eventi ed anticiparne le mosse, per evitare che il serial killer completi la sua sequenza programmata di omicidi.

Marco De Fazi è un musicista scrittore che ambienta i suoi romanzi in America, per una evidente affinità con la cultura americana. Un romanzo scritto in modo lineare, con una trama ben costruita e personaggi accattivanti, con un colpo di scena finale che lascia aperti scenari futuri di sicuro interesse.

La rete del Fuhrer

Titolo: La rete del Fuhrer

Autore: Steve Berry

Editore: Nord

Traduzione: Alessandro Storti

La Germania è alle prese con l’elezione del nuovo cancelliere. Due i candidati, la Cancelliera uscente, Marie Eisenhuth, in carica da molti anni e il suo principale oppositore, Theodor Pohl, candidato della destra, che basa la sua politica su idee populiste e sovraniste. Tra i due la battaglia è senza esclusione di colpi. Marie Eisenhuth si trova ad affrontare un problema scottante. Dalla Bielorussia, Hanna Cres, una sconosciuta, dichiara di essere in possesso di documenti di estrema importanza per il futuro del paese. Per interrogare la donna, Marie chiede aiuto all’ex Presidente degli Stati Uniti, Danny Daniels, un personaggio ancora molto attivo con contatti in tutto il mondo. Hanna muore avvelenata durante l’interrogatorio. Daniels chiede aiuto al suo amico Cotton Malone, che con la sua compagna Cassiopea Vitt è pronto a tutto. I due partono alla volta della Bielorussia per scoprire qualcosa in più su Hanna Cres, ma devono fuggire in modo rocambolesco per salvare la pelle. La Bielorussia è solo l’inizio di un viaggio per il Mondo alla scoperta di segreti inimmaginabili.

Un libro di fantapolitica internazionale che vede la Germania e l’Europa al centro di una vicenda che potrebbe riscrivere la storia. Il romanzo di Steve Berry ruota attorno all’ipotesi che Eva Braun non morì il 30 aprile del 1945 ma visse molti anni in Sud America e successivamente in Africa, con Martin Bormann, ex segretario di Hitler. Una serie incredibile di circostanze finora segrete che, arrivate ai giorni d’oggi, potrebbero destabilizzare la Germania e l’Europa.

Il libro è finzione ma il racconto, per quanto lontano dalla storia ufficiale, appare verosimile, sia come cronologia che come ambientazione politica e sociale.

Una storia affascinante su uno dei misteri principali del dopoguerra, raccontata con dovizia di particolari e con un ritmo mozzafiato. L’autore trova il modo di descrivere la sua interpretazione dei motivi per cui ad oggi siamo di fronte ad una crescita generalizzata delle politiche sovraniste, mentre l’elettorato moderato stenta a trovare rappresentanti efficaci. Un thriller accattivante che riaccende le luci su un passato mai chiarito del tutto.

Le vergini

Titolo: Le vergini

Autore: Alex Michaelides

Editore: Einaudi

Traduzione: Seba Pezzani

Un giallo ambientato in Inghilterra, tra Londra e Cambrige, tra professori, ex studenti e studenti universitari. Un thriller psicologico costruito su una trama ambigua e piena di tranelli per il lettore. Mariana ha studiato a Cambrige dove ha conosciuto l’amore della sua vita, Sebastian. Finiti gli studi si è traferita a Londra, per diventare psicoterapeuta. La sua vita è segnata da un tragico incidente in cui muore Sebastian. A Cambrige è rimasta Zoe, la nipote di Mariana, cresciuta da lei e Sebastian dopo che i genitori di Zoe erano morti in un incidente. Mariana sta cercando di ricostruire la propria vita da vedova quanto riceva una telefonata improvvisa. Zoe chiama Mariana dicendole che c’era stato un omicidio al College e che forse la sua migliore amica era stata uccisa. Mariana prende subito il primo treno per Cambrige per accorrere dalla nipote. Scopre che la ragazza uccisa era proprio l’amica di Zoe. Mariana prova a capire meglio cosa è accaduto e scopre che un professore di tragedia greca, un uomo affascinante quanto misterioso, di nome Edward Fosca, aveva creato un gruppo di elite di studentesse con cui condivideva lezioni private e ricevimenti fuori dagli orari normali di ateneo, a cui apparteneva la ragazza uccisa. La cosa è quanto meno sospetta e Mariana si trasforma in investigatrice per scoprire chi ha ucciso l’amica di Zoe e cosa nasconde il professor Fosca con il suo gruppo di alunne speciali. Ci saranno altri omicidi tra le studentesse del professor Fosca e tutti gli indizi portano ad un unico responsabile.

Un thriller con una ambientazione affascinante come la cittadina universitaria di Cambrige, un professore dal fascino ambiguo e dai comportamenti poco ortodossi, una protagonista come Mariana, coraggiosa e determinata nel trovare il colpevole degli omicidi, quanto indecisa e fragile nella vita privata. Una scrittura piacevole, tanti riferimenti alle tragedie greche ed alla cultura classica, tutto ben inserito nel racconto per arricchirlo senza appesantirlo. Un finale imprevedibile.