
Titolo: Nient’altro che nebbia
Autore: Patrizia Emilitri
Editore: Tea
La tranquilla comunità di Perzeghetto Olona, un piccolo paese vicino al lago Maggiore, è sconvolta dal ritrovamento del cadavere di una ragazza conosciuta da tutti, Nadia Bignami. Le indagini portano subito al colpevole, anche lui un ragazzo del paese, Andrea Costa, gentile, ben educato, studente all’Università di Milano. Andrea non racconterà a nessuno cosa accadde quella sera al lavatoio in cui fu ritrovata Nadia, assumendosi tutte le colpe per poi scontare la sua pena in carcere.
Il giorno del ritrovamento del cadavere di Nadia, tutto il paese accorse al lavatoio, così come tutti parteciparono al funerale, ma non era partecipazione reale al lutto, per i tanti giudici senza toga era solo per assistere al dolore altrui, per condannare senza conoscere la verità.
Le piccole comunità sono sempre molto severe nel giudicare i loro paesani che si macchiano di qualche colpa e il giudizio è tanto più perentorio quanto più sono conosciuti i colpevoli. Andrea non sarà mai perdonato, il castigo inflitto dalla giustizia non sarà sufficiente a cancellare i suoi errori, resterà colpevole per sempre, la comunità non dimentica ed è unita e coesa solo nella condanna e nell’odio.
Questo Nient’altro che nebbia è un libro giallo solo per poche pagine, fino a quando non viene indicato Andrea come colpevole. Poi diventa un romanzo sul dolore e sulla pietà delle due mamme, quella della vittima e quella del suo presunto assassino. Le due donne si dimostrano essere le persone più forti, le uniche a superare la tragedia che le ha colpite per andare avanti nonostante le chiacchiere del paese. Un romanzo emozionante, per i temi trattati, per la sensibilità con cui gli argomenti sono narrati, per le belle descrizioni dei caratteri dei vari protagonisti.
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