Venere privata

Titolo: Venere Privata
Autore: Giorgio Scerbanenco
Editore: La nave di Teseo
 
Questo romanzo è stato pubblicato nel 1966 ed è stato il primo capitolo di una quadrilogia di grande successo con protagonista Duca Lamberto, medico appena uscito di prigione, dove ha scontato la pena per un caso di eutanasia ad una malata terminale.
Appena uscito di prigione, Duca Lamberti ha subito l’occasione per mettersi al lavoro. Viene ingaggiato per disintossicare un ragazzo, Davide Ausieri, che ha scelto la via dell’alcolismo come forma di autodistruzione. Lamberti scopre rapidamente che Davide beve per espiare il senso di colpa per non essere riuscito ad evitare la morte di una ragazza conosciuta in modo occasionale, che aveva minacciato di suicidarsi se lui non l’avesse aiutata a scappare. Poco dopo il cadavere della ragazza fu ritrovato nei pressi di Milano. Da qui inizia la storia delle indagini, in cui Duca Lamberto si affianca ai poliziotti per la risoluzione del caso.
Il romanzo ci mostra il doppio volto di Milano, la città rampante, laboriosa e felice, contrapposta a quella di chi non riesce a sbarcare il lunario. Brave ragazze costrette a prostituirsi per guadagnare quei pochi soldi necessari a rendere la vita meno amara. Persone per bene costrette a frequentare gente senza scrupoli, pronti anche ad uccidere per coprire i loro vizi. La trama scorre senza grandi colpi di scena, il ritmo è quasi lento, ambientazioni e personaggi sono pervasi da una malinconia di fondo che non si dirada con lo sviluppo del romanzo. Scerbanenco ha saputo raccontare con grande stile ed eleganza il cambiamento sociale in corso in quegli anni, con il nuovo benessere che cominciava a diffondersi con l’evidente crescita dei disagi sociali, la nascente ricca e nuova Milano contrapposta alle periferie povere ed arretrate.

Hostage

Titolo: Hostage

Autore: Clare Mackintosh

Editore: SEM

Traduzione: Davide Romagnoli

Mina è una hostess che ha il privilegio di essere di servizio sul primo volo non stop tra Londra e Sidney. A bordo molti personaggi importanti, invitati dalla compagnia aerea per dare maggiore risalto mediatico al volo che segnerà la storia dell’aviazione commerciale. L’evento attira l’attenzione di televisioni e carta stampata di tutto il mondo, ma anche di un gruppo di ambientalisti estremisti che decidono di utilizzare proprio quel volo per mettere in pratica una azione terroristica spettacolare per avere la massima attenzione dei mezzi di informazione. La situazione familiare di Mina con il marito è in una fase di turbolenza ed i terroristi utilizzeranno la figlia Sophia per ricattarla e obbligarla a diventare loro complice.

Un libro ad altissima tensione, che tiene i lettori con il fiato sospeso fino alla fine, dove non solo quello che accade sull’aereo è fonte di tensione e preoccupazione. La piccola Sophie è una bambina adottata che ancora non ha dimenticato i traumi delle sue esperienze del passato e il marito di Mina, Adam, vittima dei suoi vizi, delle sue debolezze e delle troppe bugie dette, si ritrova a far fronte ai suoi aguzzini. Mina dovrà decidere se salvare sua figlia o la vita di centinaia di persone, una scelta difficile e per niente scontata.

Il libro non è solo un thriller, c’è il tema ambientale in primo piano, con i danni provocati dall’inquinamento dei cieli dovuto ai troppi voli, oltre alla riflessione se sia giusto utilizzare metodi terroristici per condizionare a fin di bene le politiche ambientalistiche. Un thriller scandito dal tempo che manca all’atterraggio, una corsa contro il tempo per evitare il disastro. Tensione ed adrenalina a fiumi, molti spunti di riflessione.

Nulla ti cancella

Titolo: Nulla ti cancella

Autore: Michel Bussi

Editore: e/o

Traduzione: Alberto Bracci Testasecca

Esteban è un ragazzino di dieci anni, vive con la madre Maddi, single, medico a Saint-Jean-de-Luz, famosa località di mare della costa basca francese. La cittadina offre una magnifica spiaggia a ridosso dell’abitato e per mamma e figlio è abitudine iniziare la giornata andando al mare, facendo il bagno quando la stagione è propizia. Il giorno del compleanno di Esteban, è estate, ma il mare è mosso, troppo pericoloso anche per un bravo nuotatore come il ragazzo. La mamma lo invita a non fare il bagno, ci saranno giornate migliori nei giorni successivi. Decidono di tornare a casa e Maddi dà al figlio una moneta da un euro per comprare il pane mentre lei si avvia a casa. Quel giorno Esteban non tornò a casa e sparì per sempre. Dieci anni dopo, Maddi è di nuovo madre di un figlio, Gabriel, decide di tornare sulla spiaggia dove aveva visto per l’ultima volta Esteban. Proprio nello stesso posto, dieci anni dopo, vede un bambino identico ad Esteban. Suggestione, reincarnazione, illusione ottica?

Michel Bussi costruisce un romanzo secondo il suo stile, con ambientazioni descritte alla perfezione, personaggi perfettamente costruiti, una trama creativa ed originale, dove nulla è come si crede. Un depistaggio continuo e scientificamente programmato, per allontanare il lettore dalla verità che apparirà in tutta la sua forza dirompente nel finale del libro, dove i misteri saranno svelati ed appariranno tutt’altra cosa rispetto a quello che fa credere il libro. Tra segreti, cose non dette o dette molto dopo, allusioni al sovrannaturale, situazioni apparentemente inspiegabili, oppure tranelli astutamente costruiti, dall’autore o dai suoi personaggi, leggere il romanzo è come assistere ad uno spettacolo di illusionismo, pieno di suspense e di riferimenti a tanti misteri religiosi oppure a leggende antiche a cui gli uomini si aggrappano per trovare spiegazioni al mistero della vita.

Il montacarichi

Titolo: Il montacarichi
Autore: Frédéric Dard
Editore: Rizzoli
Traduzione: Elena Cappellini
 
Albert è appena uscito di prigione, ha scontato una pena di 6 anni. E’ rientrato per la prima volta nell’appartamento della madre, morta mentre lui era in carcere. Tanti ricordi, tanta tristezza e nostalgia per il passato. Decide di uscire, di cenare in un ristorante di buon livello, vuole buttarsi indietro il passato, ricominciare una nuova vita trattandosi bene. Durante la cena accade qualcosa di insperato. Una donna bellissima, che sta cenando con la sua bambina, lo guarda con interesse, si lascia accompagnare a casa, la serata sembra promettere molto. La donna lo invita a salire a casa sua per un bicchiere. Albert si sente in un sogno, non si rende conto invece che sta per cominciare un incubo.
Un romanzo nello stile di Frédéric Dard, pochi personaggi, ambientazioni cupe, forti implicazioni psicologiche, dialoghi serrati e costruiti alla perfezione. Una inutile lotta contro il destino avverso che si accanisce senza speranza contro il malcapitato. Albert è alla sua prima giornata dopo il carcere, trova una donna, bella, affascinante, che assomiglia alla sua ultima fidanzata. Si lascia trasportare dal sogno, dal fascino, dal calore umano. E succede tutto in una notte, in circostanze misteriose e imprevedibili. Una trama costruita con grande astuzia e brillante inventiva, un finale amaro e inevitabile.

Non farmi male

Titolo: Non farmi male

Autore: Fabrizio Roncone

Editore: Marsilio

Marco Paraldi è un ex giornalista che ha aperto una vineria vicino Campo dei Fiori, nel cuore di Roma.  Per strane circostanze si lascia convincere ad indagare sulla scomparsa di una ragazza. Paraldi userà le sue conoscenze di giornalista per contribuire alle ricerche.

Roma con le sue vie e quartieri centrali e periferici è teatro di una storia che mostra una società decadente, ingiusta, dove tanti personaggi discutibili sfruttano le ambizioni di ragazze alla ricerca di quel riscatto sociale ambito ma irraggiungibile. Si parla molto di vino, gin tonic, drink famosi, ma anche di cibo, buono, ricercato o popolare, alla moda secondo le ultime tendenze.  Molti riferimenti a film ed attori famosi, compresa una comparsata di un grande attore che è stato recente protagonista di un film proprio su Roma e la sua varia e pittoresca umanità.

Paraldi è un personaggio ruvido, ironico, poco affidabile nella vita sentimentale, ma determinato nella ricerca della verità. Vorrebbe scrivere un romanzo, ma ha una specie di blocco dello scrittore che gli impedisce di scrivere. Non riesce a smettere di essere un giornalista di inchiesta ed è per questo che si lascia coinvolgere nella ricerca della ragazza. Paraldi combatte a modo suo questa società iniqua e le storture sociali dei nostri tempi, con il bene e il male che convivono e il confine tra l’uno e l’altro è molto labile, con troppe evidenti ingiustizie. Brave ragazze costrette a prostituirsi, suore che si ribellano perché non vogliono più essere le cameriere povere di prelati che vivono nel lusso più sfrenato, i profitti immorali di spacciatori, usurai, politici corrotti.

Paraldi è solo contro tutti, in una Roma decadente e per niente affascinante.

L’equazione del cuore

Titolo: L’equazione del cuore
Autore: Maurizio De Giovanni
Editore: Mondadori
 
Massimo è un professore di matematica in pensione, è vedovo, vive solo su un’isola del golfo di Napoli, ha una figlia, Cristina, sposata al Nord con un ricco industriale ed un nipote, Francesco, di nove anni. Si vedono poco, solo una decina di giorni in estate. Massimo crede che sia bene così, lui è sempre stato un solitario. La sua vita è dedicata alla pesca e le sue giornate sono scandite da una routine metodica ed ordinata. Una telefonata gli sconvolge la vita, Cristina e il marito sono morti in un incidente stradale, suo nipote è in coma. Massimo parte per il Nord, non ha ben chiaro cosa aspettarsi, spera solo di poter tornare presto a casa sua. Ma le cose andranno diversamente. Il marito della figlia era titolare di un impero, motore trainante dell’intera cittadina. Il piccolo Francesco ora è l’erede unico di una fortuna colossale e Massimo è il suo tutore. Dovrà trovare la forza di prendere decisioni importanti, non solo per la sua vita e quella del nipote, ma per una intera comunità.
Maurizio De Giovanni mette alla prova il suo talento con una storia drammatica, dolorosa, piena di rimorsi per le cose non dette, ora che è troppo tardi per rimediare.
La storia emoziona e commuove, non ci sono i caratteri “noir” a cui De Giovanni ci ha abituato, ma la sua impronta è evidente nel racconto dei sentimenti e dei pensieri dei protagonisti. Il tema della solitudine è dominante. La solitudine scelta, come quella di Massimo, oppure imposta, come quella di Cristina, sola nonostante i soldi, nonostante l’amore del marito e del figlio. Il libro ci dice che la vita deve essere vissuta anche quando è sconvolta dal dolore, con la consapevolezza che passioni e sentimenti vanno condivisi con gli altri, solo così si potrà superare il dolore e trovare il coraggio per proseguire il viaggio della vita, misterioso e imprevedibile.

La violoncellista

Titolo: La violoncellista

Autore: Daniel Silva

Editore: HarperCollins

Traduzione: Seba Pezzani

Un famoso uomo d’affari russo, Victor Orloff, costretto a vivere in esilio a Londra, viene ucciso nel suo studio. Era nel mirino del Presidente Russo che lo aveva inserito tra i suoi più pericolosi nemici. Gabriel Allon, capo dell’intelligence israeliana, molto legato ad Orloff, inizia subito la ricerca dell’assassino. L’Occidente è minacciato da qualcuno che vuole organizzare un attentato per destabilizzare l’America e l’Europa, a tutto vantaggio della Russia.

Il libro ha una trama complessa ed articolata e tra Londra, Ginevra ed esclusive località invernali, racconta come la Russia e l’Occidente siano sempre in guerra tra loro, a colpi di miliardi di rubli e dollari. In questo libro si parla molto di musica classica, di violoncelli, di violini e di musiciste, oltre ai consueti riferimenti alla pittura, tanto cara a Gabriel Allon. Si parla molto di banche che si prestano alle operazioni di riciclaggio e di reinvestimento di denari frutto di corruzione o di altre attività illecite, che a loro volta fruttano enormi commissioni e conseguenti guadagni per il sistema bancario internazionale, molto interessato ai profitti e molto poco sensibile alle implicazioni morali. Ai giorni d’oggi le guerre si combattono più con i soldi che con le armi e questo libro ci fornisce qualche spunto in più per capire come funzionano i complicati meccanismi di riciclaggio e come i servizi segreti si inseriscano nelle operazioni finanziarie per provocare danni enormi alle fazioni avversarie. Daniel Silva scrive in modo molto acuto e tagliente, tratta temi molto attuali e costruisce trame appassionanti in cui il mondo dello spionaggio e dell’arte convivono, mescolandosi in modo piacevole ed originale.

Gli scellerati

Titolo: Gli scellerati

Autore: Frédéric Dard

Editore: Rizzoli

Traduzione: Elena Cappellini

Léopoldville è una cittadina industriale non lontana da Parigi, triste ed inquinata, maleodorante sia per le ciminiere con i loro fumi che per le coltivazioni di cavolo. Louise ha solo diciassette anni e desidera una vita migliore. Lavora come operaia in una fabbrica locale, sua madre vive con un compagno insopportabile, la sua vita è tutta da cambiare. Non lontano da casa sua, c’è una villa abitata da una coppia di americani, i Rooland, due coniugi originali, benestanti, che vivono una vita apparentemente felice. Luise desidera a tutti i costi di vivere in quella casa con quelle persone e si propone come domestica, lasciando il lavoro in fabbrica. L’apparente felicità della famiglia Rooland nasconde una realtà ben diversa. Luise non sa cosa sta per accaderle.

Una storia raccontata in prima persona da Louise, che solo per poche pagine sembra essere una storia a lieto fine.

L’autore ha scritto una storia d’amore molto dark, una esplorazione nei bassifondi dell’animo umano, con la protagonista che è vittima di sé stessa e della sua ingenuità. Luise ha solo diciassette anni e commette l’errore più grande della sua vita, ossia innamorarsi in modo ossessivo e totale dell’uomo sbagliato.

Il romanzo racconta gli eventi in modo molto duro e crudo, non c’è spazio per fronzoli e approfondimenti psicologici dei personaggi. Le cose accadono, in fretta, senza alcuna possibilità di tornare indietro. Le spirali sono così, ci si ferma solo quando si è raggiunto il fondo.

Le ossa parlano

Titolo: Le ossa parlano

Autore: Antonio Manzini

Editore: Sellerio

Nuovo libro con Rocco Schiavone. Solita ambientazione tra Roma ed Aosta. Soliti vecchi amici romani con le storie del passato. Questa volta Rocco ha deciso di voltare pagina, chiudere una volta per tutte con il suo doloroso passato. La storia inizia con Rocco che vende l’appartamento di Roma, la casa di Monteverde in cui visse con la moglie Marina, un addio alla capitale, doloroso quanto inevitabile.

Subito dopo torna ad Aosta per il ritrovamento dello scheletro di un bambino sepolto in un bosco. La morte risale a circa sei anni prima. I poveri resti includono una piccola riproduzione di capitan America con il suo scudo. Il supereroe non è riuscito a proteggere il suo piccolo fan. Rocco e la sua squadra promettono di trovare il colpevole, a tutti i costi.

Le indagini scopriranno che si tratta di Mirko Sensini, scomparso quando aveva dieci anni e porteranno al mondo della pedofilia, una realtà orribile, molto più vasta di quanto si possa credere, un business milionario che dovrebbe essere combattuto senza alcuna tolleranza.

Una storia dura, una ricerca disperata di giustizia, per il povero Mirko e per tutte le vittime innocenti le cui morti rimangono senza colpevoli. Rocco è sempre lo stesso, con i suoi difetti, il suo modo di fare irregolare e lunatico, con il carattere burbero che lo rende incapace di esprimere i suoi veri sentimenti, per nascondere dietro la ruvidezza dei modi la sua vera indole. Rocco soffre la solitudine e sente la mancanza del figlio che non ha mai avuto o dei troppi amori finiti senza un vero motivo. Lo stile di Manzini è sempre piacevole e lineare. Rocco è sempre il solito personaggio fuori dagli schemi, anche se questa volta le indagini mettono in secondo piano le vicende personali di Schiavone, che dimostra sempre la sua grande ed originale umanità.

Annientare

Titolo: Annientare

Autore: Michel Houellebecq

Editore: La nave di Teseo

Traduzione: Milena Zemira Ciccimarra

Michel Houellebecq è considerato uno dei principali scrittori francesi contemporanei, grande fustigatore della società occidentale. Sulle sue opere i giudizi sono molto discordi, c’è chi lo considera un genio e chi non lo sopporta. Il suo talento narrativo è fuori discussione, i temi trattati sono di grande interesse, il modo in cui sono affrontati è il motivo delle divergenze tra chi lo ama e chi lo odia. Niente mezze misure.

Il protagonista di questo “Annientare”, ambientato tra il 2026 e il 2027, è Paul Raison, consigliere del ministro dell’Economia Bruno Juge, un politico capace e molto apprezzato.

Un video realizzato con effetti speciali di ottima fattura e molto realistici, condanna il ministro Juge alla ghigliottina. Il video impazza sui social e getta nel panico i vertici politici francesi. E’ il primo di una serie di attacchi terroristici che andranno a turbare le imminenti elezioni presidenziali.

Politica, terrorismo e servizi segreti, affetti e rapporti famigliari, amori finiti che possono ricominciare, vecchiaia, malattia e morte, sono i tanti temi del libro.

L’autore tratta nella prima parte del libro la decadenza del mondo contemporaneo, l’inadeguatezza morale dei politici e la loro mancanza di coraggio, l’irreversibile crisi dei maschi moderni, le varie forme di terrorismo che tanto spaventano gli occidentali, quindi alcuni dei suoi argomenti preferiti, preparando il terreno per la seconda parte, dedicata invece a temi inediti come la vecchiaia, la malattia e la morte. Questa è la parte più intensa del libro, quella che rappresenta meglio il messaggio che lo scrittore affida a questo romanzo. La salvezza è nell’amore di coppia, l’unico in grado di sconfiggere la solitudine della vecchiaia e le pene della malattia. Sono pagine molto crude, piene di verità e umanità, la malattia, la chemio, le sofferenze del malato, tutto descritto con toccante realismo. Un Houellebecq inedito. E’questo il suo nuovo corso? Si nasce incendiari e si finisce pompieri?

FUOCO

Titolo: Fuoco

Autore: Enrico Pandiani

Editore: Rizzoli

A Torino ci sono quattro persone molto impegnate nelle proprie attività, Max Ventura ha un ristorante, Abdel ha una officina di auto d’epoca, Sanda è socia in una palestra di arti marziali e Victoria è infermiera. I quattro sono molto legati tra loro, hanno un passato che li unisce ma che vorrebbero fosse dimenticato per sempre. Un giorno si presenta uno sconosciuto, un uomo misterioso che si fa chiamare Numero Uno, che li costringe a mettere in gioco quello che sono riusciti a costruire con grandi difficoltà. Una storia affascinante e travolgente, una avventura di quattro amici per caso che hanno condiviso una esperienza unica, in prigione per i loro errori, colgono una possibilità di fuga inaspettata che è l’inizio di una amicizia inscalfibile, solidali e concordi nel reciproco aiuto, consapevoli che solo restando uniti potranno salvarsi. Saranno costretti a fare quello che Numero Uno gli chiederà e scopriranno, ora più che mai, che sono una vera squadra, sempre pronti ad aiutarsi, sempre uniti per realizzare il loro sogno di chiudere con il passato.

Personaggi empatici, temi di grande presa, avventure del presente che si alternano con i fatti del passato, per permettere al lettore di conoscere a fondo i protagonisti. Il racconto tocca temi di grande interesse, come i misfatti delle case farmaceutiche, le speculazioni sui poveri del mondo, vittime delle frodi con cui molti ricchi diventano sempre più ricchi.

Enrico Pandiani studia i bassi fondi sociali e morali della nostra società per inventare storie che hanno forti radici nella realtà al punto di sembrare vere come non mai. Siamo di fronte al primo capitolo di quella che dovrebbe essere una nuova lunga serie. Dopo il grande successo di Les Italiens, spetta ora alla Banda Ventura farci divertire.

Blue tango

Titolo: Blue Tango

Autore: Paolo Roversi

Editore: Marsilio

Blue Tango è il secondo volume della serie con scritta da Paolo Roversi con Enrico Radeschi come protagonista. Milano vive secondo i ritmi della metropolitana, dei suoi treni sempre affollati con viaggiatori sempre di corsa, che neanche si guardano attorno. Radeschi vive secondo i ritmi imposti dal suo lavoro e dalla sua principale fonte di dritte, il suo amico vice-questore Loris Sebastiani. La città è scossa dall’omicidio di una ragazza squillo e poi dall’omicidio o suicidio di una persona proprio nella metropolitana. Cosa sta succedendo? Radeschi oltre alla solita attività di giornalista hacker alterna anche quella di investigatore, per facilitare il lavoro di Sebastiani. Seguiranno altre morti e il mistero sarà sempre più fitto e impenetrabile. La soluzione arriverà proprio dal percorso della metro.

La storia è ben scritta, misteriosa e piena di colpi di scena. Non ci sono molte informazioni con cui orientare le indagini. Ma ci penserà il prode Radeschi, con la sua curiosità e il suo fiuto a trovare la pista giusta. Certo lo farà a modo suo, sempre al limite dell’illegalità, ad un passo dal diventare, malgrado le sue buone intenzioni, un fuorilegge. Ma lui è alla ricerca della verità, per poterci scrivere sopra qualche buon articolo, ma anche per soddisfare il suo senso di giustizia.

La stazione

Titolo: La Stazione

Autore: Jacopo De Michelis

Editore: Giunti

La Stazione è il romanzo di esordio di Jacopo De Michelis. Un libro scritto in otto anni, oltre 860 pagine, un esordio king size, dal risultato sorprendente. La storia è ambientata nel 2003 con personaggio protagonista un ispettore di polizia, Riccardo Mezzanotte, un uomo dal passato turbolento ed un presente disastroso tendente alla tragedia. La protagonista principale dell’opera è la Stazione Centrale di Milano, quasi una enorme entità dotata di vita propria, mostrata sia nella sua versione urbana, di superficie, con i passeggeri trafelati sempre di corsa per non perdere il treno, ma anche nella sua versione sotterranea, quella oscura, nascosta, frequentata da dannati senza pace, che vivono nell’inferno dei vivi, in attesa di trasferirsi in quello delle anime perse.

Un libro che è impossibile condensare in una sinossi, tante le avventure incredibili, le emozioni forti e la varietà dei temi trattati. C’è di tutto e di più e forse è proprio la vastità delle vicende che si intrecciano un possibile limite del libro. Un thriller avventuroso, tante storie apparentemente scollegate tra loro che si congiungono in modo difficilmente prevedibile. Eventi che si susseguono con un ritmo indiavolato, indagini, tradimenti, amori che finiscono, amori che nascono, storie di un passato che vorremmo non fosse mai stato vissuto, reduci che ancora soffrono e piangono i morti, vite distrutte da sfortuna o incapacità, finite negli oscuri sotterranei della stazione, dove la povertà e l’emarginazione spinge un numero incredibile di persone a vivere in un degrado inimmaginabile.

Riccardo Mezzanotte è un uomo inquieto, con tanti rimorsi e tanti dubbi, ma ha coraggio da vendere, non si tira mai indietro quando c’è da trovare la verità, a qualsiasi costo. In ballo non c’è solo il decoro della Stazione più famosa d’Italia o la sicurezza dei passeggeri, c’è molto di più, soprattutto per Riccardo. C’è la resa dei conti con il suo doloroso passato.