
Autore: Gigi Paoli
Editore: Giunti
Carlo Marchi è un giornalista sopravvissuto per miracolo ad una tragica caduta, è rimasto molti giorni in coma, seguiti da mesi di fisioterapia, dolori e morfina, tanto coraggio e diversi interventi chirurgici. Dopo oltre sei mesi di dolori e fatiche, la situazione era migliorata, la sua dipendenza dagli antidolorifici ancora forte, ma poteva camminare con una sola stampella. Marchi è sempre in aspettativa dal giornale, la convivenza con la figlia procede se pur con qualche scontro, il riavvicinamento della ex fidanzata Olga gli è di grande conforto. Una improvvisa chiamata dal giornale lo rimette in pista. Deve sfruttare le sue conoscenze per aiutare la sua sostituta alla cronaca giudiziaria, brava ma ancora inesperta, per ricevere notizie sull’omicidio di Giorgio Mati, venditore di panini alle Cascine. Dopo Mati ci saranno altri morti. Le indagini scopriranno che ad uccidere il Mati è stato un proiettile identico a quelli usati in una tragica rapina in banca del 1999 in cui furono uccise tre persone, tra cui il padre di Marchi. La rapina fu rivendicata dalla Brigate Rosse, i responsabili degli omicidi non furono mai trovati, così come i sei miliardi di lire di bottino. Possibile che tutti gli uomini uccisi erano coinvolti nella rapina? Erano tutti della stessa cellula terroristica? Marchi vuole la verità, sia come cronista che come figlio di una delle vittime.
Una trama costruita con precisione e meticolosità, tutto funziona con efficacia, eventi tragici del passato che si sommano ai dolori del presente. Il destino è stato inclemente con Carlo Marchi, ma lui è un duro e trova la forza di andare avanti. Una storia appassionante, noir e terrorismo uniti in un romanzo mozzafiato, coinvolgente, dai risvolti tragici, pieni di tristezza e rimorsi. Ambientazione eccellente, tra le meraviglie di Firenze e il Palazzo di Giustizia, che Marchi conosce alla perfezione.
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