
Autore: Christian Frascella
Editore: Einaudi
Barriera di Milano è un quartiere della periferia torinese, uno dei tanti luoghi dove il degrado sociale dovuto all’impoverimento degli abitanti e i troppi immigrati che ci abitano, aumenta di giorno in giorno. Una bambina di sei anni viene rapita a scuola, è una compagna di classe della adorata nipotina di Contrera, l’investigatore privato più sfigato d’Italia. Polizia e Carabinieri non sanno da dove cominciare con le ricerche, mentre Contrera conosce bene il quartiere e dà il via alla sua indagine, dopo aver ricevuto l’incarico dalla mamma della bambina scomparsa.
Contrera continua a vivere a modo sua, a casa di sua sorella, con gli adorati nipoti e con il cognato che lo odia sempre di più, che lo vuole fuori di casa. Ma lui non sa dove andare, dopo il divorzio dalla moglie e il benservito come padre dalla figlia, scaricato anche dalla sua amante, dopo aver scoperto che la ex moglie era incinta e lui era il padre del nascituro.
Contrera va avanti, nonostante i fallimenti, i pochi soldi, continua a svolgere la professione di investigatore, sa di essere bravo e che prima o poi qualcosa accadrà, la sua fiducia nel futuro non cede, anzi è tale da dargli la forza di andare avanti. Ha promesso alla nipotina che ritroverà la sua amichetta e lo farà, a tutti i costi.
Il libro è una visita guidata attraverso il degrado della nostra società, stravolta dalla crisi economica e dall’assenza dello stato. Ma ci sono Contrera ed alcuni suoi amici, tutti messi male, che lavorano contro le tante ingiustizie, per difendere quartieri come Barriera, per renderli vivibili e rispettabili. Contrera è il paladino degli sconfitti, di coloro che hanno sbagliato e continuano a sbagliare, per coerenza con sé stessi e con la propria coscienza. Ma questa società, per niente meritocratica, si accanisce contro gli onesti, premiando i ruffiani e gli opportunisti. Per questo per i Contrera non c’è mai spazio per la gioia. Un ottimo Noir sociale.
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