Gli alberi del nord

Titolo: Gli alberi del nord
Autore: Marco Bosonetto
Editore: Bandini + Castoldi
 
Pietro Gastaldi è un commissario di polizia, è in ferie, è stanco di lavorare e vorrebbe andare in pensione prima possibile. Ma accade qualcosa di grave, tre ragazze vengono trovate impiccate sul fiume Po. La scoperta è di un barcaiolo che ha subito sporto denuncia. Una delle ragazze riesce a salvarsi aggrappandosi al cadavere di una delle sfortunate compagne. Gastaldi è un uomo concreto, esperto, cerca la verità e non soluzioni di comodo per la stampa o per tener buona l’opinione pubblica. Le indagini sono orientate verso il mondo della prostituzione, ma Gastaldi sente che quella non è la strada giusta e cerca altrove, insieme ai suoi fidi collaboratori, in silenzio, lontano dai riflettori. La ragazza salvata ha uno strano segno sulle guance, la figlia archeologa trova una pista che potrebbe essere decisiva per scoprire i colpevoli.
Il libro racconta una storia dolorosa, del degrado sociale che stiamo vivendo in questo periodo, ma lancia anche qualche segnale di speranza. La vicenda è ambientata a Piacenza, con il fiume Po protagonista assoluto insieme alla nebbia, fonte di tanti disagi ma capace di creare quelle atmosfere rarefatte tipiche di tante mattine, piene di fascino e di mistero. Una storia tra il giallo ed il noir che tratta temi di grande importanza sociale, come il razzismo, la prostituzione, le condizioni delle donne immigrate, sfruttate e derubate di tutto, dalla dignità al diritto alla speranza, ma anche la crisi economica, le aziende che chiudono e lasciano a casa tante persone che non hanno più di come vivere. Se molti soffrono per la situazione economica, altri diventano sempre più ricchi, potenti ed arroganti, si sentono in diritto di comprare tutto, anche chi non ne vuole sapere di essere corrotto. Marco Bosonetto è riuscito a trattare temi delicati mantenendo un misurato distacco dalle vicende, con una scrittura diretta, efficace, molto adatta alla storia.