Negli occhi di Marianne

Titolo: Negli occhi di Marianne

Autore: Frederic Dard

Editore: Rizzoli

Traduzione: Elena Cappellini

Un romanzo breve, una storia che racconta la imprevedibile ed intensissima storia d’amore tra un pittore di Parigi, Daniel Mermet, in vacanza nella costa catalana, ed una donna misteriosa che si getta tra le ruote della sua automobile.

Daniel scende dall’auto, vede la donna priva di sensi ma senza ferite evidenti. Per paura di possibili problemi con le autorità, decide di non portare la donna all’ospedale, ma di portarla con sé nella pensione dove risiede. Attende che la donna riprenda i sensi e scopre che parla francese e che non ricorda nulla del suo passato. La donna è bellissima, piena di fascino e Daniel prova per lei una attrazione immediata. Decide di farle un ritratto e Daniel resta colpito dal tipo di sguardo che è riuscito a imprimere sul disegno, uno sguardo misterioso e poco rassicurante. Daniel decide di scoprire tutto della donna misteriosa. Non ha idea di cosa sta per scoprire.

Le storie di Frederic Dard sono sempre molto intense e coinvolgenti, esplorano le profondità dell’animo umano, quello che viene tenuto nascosto, che si vorrebbe non avere. Storie paradossali, estreme, scritte con uno stile elegante, tanti segnali ed indizi di quello che potrebbe accadere, ma solo accennati, mai troppo evidenti. Racconti pieni di dettagli, mai inutili o ridondanti, una scrittura secca, diretta, che colpisce per la sua efficacia. Tutto sembra normale, poi all’improvviso qualcosa cambia, e si precipita nell’abisso.

I milanesi si innamorano il sabato

Titolo: I milanesi si innamorano il sabato

Autore: Gino Vignali

Editore: Solferino

La vicenda si svolge sul lago di Como, tra ville meravigliose e scenari da sogno. Il commissario Giovanni Armani vive in una villa con vista lago, ereditata dal nonno. Il magistrato al vertice della Questura di Como è Giacomo Cacciaguerra, marito di una donna affascinante e molto ricca, figlia del titolare di una delle principali aziende tessili del posto. Ed è proprio il magistrato a telefonare al Commissario in quella che sembrava una tranquilla serata come tante altre. In una nota Beauty Farm con vista lago viene ritrovato il cadavere della titolare. E’ stato un cliente a dare l’allarme. Tanti i sospettati da interrogare, tanto il lavoro per il commissario Armani e il procuratore Cacciaguerra, coadiuvati per l’occasione da Costanza Confalonieri Bonnet, la poliziotta più bella ed affascinante d’Italia, prossima alla promozione a questore, già protagonista dei romanzi precedenti dell’autore.

Il titolo del libro è un omaggio al grande Scerbanenco ed è anche una piccola presa in giro per i milanesi, troppo impegnati a lavorare durante tutta la settimana, hanno tempo solo al sabato per le conquiste sentimentali, per riposarsi la domenica ed essere pronti e carichi il lunedì per una nuova settimana lavorativa. Un giallo movimentato, tanti personaggi, tanti tradimenti, ribaltoni, indagini di vario livello ed importanza che si mescolano tra loro in una avventura ben raccontata e molto piacevole. Gino Vignali mescola con sapienza e leggerezza le tensioni delle indagini, un pizzico di erotismo, ironia ben dosata ed una trama incalzante ricca di personaggi molto diversi tra loro, ben assortiti, tutti riusciti e ben distribuiti nelle varie parti del racconto. Il libro è un modo per rappresentare la nostra società, con persone normali, serie e determinate che convivono con cialtroni inguaribili, bugiardi patentati ed alcuni baciati dalla fortuna non sempre meritata.

Una famiglia perbene

Titolo: Una famiglia per bene

Autore: Massimo Felisatti e Fabio Pittorru

Editore: Rizzoli

“Una famiglia per bene” è un romanzo uscito negli anni Settanta, scritto da una coppia di scrittori e sceneggiatori come Massimo Felisatti e Fabio Pittorru che all’epoca contribuirono a creare il genere poliziesco italiano. Questo titolo fu uno dei libri di maggior successo ed ora, 2023, è stato ripubblicato da Rizzoli.

Il romanzo è ambientato a Roma. Una ragazza di una famiglia benestante, che abita nei quartieri alti, quelli riservati alla gente importante amica di persone importanti, sparisce di casa. I genitori mettono subito in moto le loro conoscenze più influenti e riescono a fare in modo che a seguire le indagini siano i vertici della polizia italiana, costretti ad indagare con determinazione ma anche con tatto e discrezione, per evitare fughe di notizie e dare in pasto alla stampa una vicenda delicata dove la riservatezza è determinante, trattandosi di una ragazzina minorenne. Molti i sospettati in una indagine che è anche una corsa contro il tempo per scongiurare il peggio. Un racconto costruito su una trama incalzante, che racconta i fatti con uno stile diretto e lineare, senza fronzoli, con dialoghi efficaci, che mettono il lettore di fronte ai fatti come se fosse in una sala cinematografica.

La trama è basata sulla contrapposizione sociale tra i quartieri della Roma “bene” e le periferie, tra il lusso e il disagio sociale. La società della Capitale viene descritta con tutti i suoi difetti, molto simili a quelli di oggi, che comprendono, ora come allora, corruzione, vizietti costosi e illegali come droghe e prostituzione minorile.

La storia della ragazzina scomparsa mostre come anche allora la facciata di benessere ed opulenza ostentata da alcune famiglie altolocate, nasconde l’incapacità di educare e seguire i figli, considerati solo un intralcio ed una perdita di tempo, per genitori troppo impegnati a fare soldi o a sprecarli in passatempi effimeri e costosi.

Formule mortali

Titolo: Formule mortali

Titolo: Formule mortali
Autore: François Morlupi
Editore: Salani

“Formule mortali” è il primo romanzo scritto da François Morlupi, edito nel 2018, ora riproposto in una nuova edizione curata dall’autore dopo il successo dei romanzi successivi. I protagonisti sono sempre gli stessi. La storia è ambientata a Roma, raccontata con passione ed ironia, mostrando pregi e difetti della città con simpatia ma anche con rispetto per la sua bellezza. Il gruppo dei cinque poliziotti di Monteverde ancora deve conoscersi a fondo, la squadra voluta dal commissario Ansaldi è ancora in formazione. Grazie a questa prima avventura si getteranno le basi per trasformare un gruppo eterogeneo in una vera e propria famiglia, unita dal comune intento di giustizia.
Siamo nel pieno dell’estate, a Villa Sciarra viene ritrovato il cadavere di un professore di fisica, orrendamente mutilato, con alcune parti del corpo è stata composta la formula E = mc2. Il giorno dopo altro ritrovamento macabro, questa volta la vittima è una professoressa di matematica. Con il suo sangue è stata scritta a fianco al cadavere la formula a2+b2=C2, ossia l’enunciato del teorema di Pitagora. Un terzo omicidio viene scoperto in Corsica, la vittima è un professore di chimica e la formula è quella di Boyle-Mariotte, PxV=c. Sarà quest’ultimo omicidio a portare i cinque di Monteverde sulla strada giusta per la soluzione di questo strano caso. La trama è solida, i protagonisti sono ben assortiti con pregi e difetti inediti, tutti ben disposti verso i colleghi e pronti a qualsiasi sacrificio per raggiungere l’unico risultato che li interessa, ossia la ricerca della verità. La chiave del successo del libro trovo sia la scrittura di Murlupi, diretta e chiara, abile nelle descrizioni senza eccedere in particolari, efficace nello scandire i ritmi degli eventi, alterna scene drammatiche a situazioni piene di simpatico humor. Morlupi è un francese che ha saputo assorbire lo spirito irriverente di Roma, cosa per niente scontata.

La morte non va in pensione

Titolo: La morte non va in pensione

Autore: Francesco Sapia

Editore: Scatole parlanti

Rocco Amato è un giornalista che si occupa di “nera” per “Il Piccolo del Mezzogiorno”, un giornale locale ben diretto e con un discreto seguito in Calabria. Rocco lavora nella redazione di Corissano Calabro, una cittadina della costa ionica che è un piccolo paradiso, per il magnifico mare, per le bellezze architettoniche e per la gastronomia ricca di piatti e sapori unici. Rocco ha capacità investigative fuori dal comune ed è anche un paladino della verità, che insegue ad ogni costo insieme al suo amico commissario Nicola Abastante ed alla redazione del giornale, con cui costituisce una squadra affiatata e di grande efficacia. Rocco si sta occupando della misteriosa uccisione di un pensionato, ritrovato cadavere nella sua villetta sul mare. Le indagini sull’omicidio ci raccontano una storia di emigrazione da una terra che aveva poco da offrire, una carriera fatta in Germania nelle costruzioni civili, un ritorno in Calabria da vincitore, con una discreta ricchezza accumulata. Ma anche storie di lutti, di amori semi clandestini, di figli non riconosciuti. Ma non c’è solo la Calabria del passato nel romanzo, c’è anche la Calabria di oggi, fatta di persone che hanno ereditato l’educazione ed il senso del dovere dai genitori, di ottimi professionisti che conoscono l’importanza del fare le cose per bene. Quella Calabria piena di voglia di crescere, di legalità, di normalità, di cui Rocco Amato è di sicuro un bel rappresentante, un uomo moderno, dinamico, gran lavoratore, ma anche galantuomo d’altri tempi, capace di corteggiare la sua fidanzata Titti, di professione nutrizionista, con gentilezza rara, sapendo aspettare il momento adatto per far capitolare la sua amata, senza pretendete tutto e subito come troppo di frequente accade oggi. In questo “La morte non va in pensione”, ho percepito una grande voglia di cambiamento, di costruire un futuro nuovo e diverso per la Calabria. Una scrittura piacevole ed equilibrata.

Il sale sulla ferita

Titolo: Il sale sulla ferita

Autore: Cristina Rava

Editore: Rizzoli

La dottoressa Ardelia Spinola è in crisi. Il suo amico Bartolomeo Rebaudengo e la sua amica pianista Norma Picolit stanno trasformando la loro amicizia in qualcosa di molto simile ad una relazione e la cosa fa ingelosire Ardelia, molto legata a Bartolomeo. Una sera la dottoressa riceve una telefonata dal suo ex fidanzato Arturo che parla rimanendo sul vago, senza spiegare chiaramente il motivo della chiamata. Ardelia ha l’impressione che Arturo non abbia avuto il coraggio di dirle quello che voleva, per qualche motivo sconosciuto. Dopo pochi giorni, Arturo viene ucciso nella villa di Davide Drusi, un suo amico che ha iniziato a frequentare di recente. Il suo cadavere viene ritrovato nella piscina della villa, ucciso da un proiettile. Arturo e Davide si somigliano tantissimo e forse è stata proprio questa somiglianza ad ucciderlo, potendosi trattare di uno scambio di persona. L’omicidio scuote la vita di Ardelia e l’essere stata esonerata dalle indagini la rende ancora più depressa e malinconica. Bartolomeo si prodiga nell’aiutare la sua amica Ardelia, sforzandosi di tenerla lontana dai pericoli delle indagini clandestine e cercando di risollevarle il morale. Ma tenere a bada Ardelia è impossibile e lei non si fermerà fino a quando il colpevole non sarà individuato.

Questo “Il sale sulla ferita” è un romanzo piacevole, scritto con la consueta eleganza e lieve ironia da Cristina Rava. Un giallo che ben racconta il territorio in cui si svolge la storia, evidenziandone i colori, i profumi e la gastronomia locale. Una commedia che racconta le bassezze umane, l’avidità senza limiti che porta al crimine, ma anche una piacevole vicenda sentimentale dove l’amicizia e l’amore sorprendono i protagonisti, curando quelle ferite che sembrano inguaribili, soprattutto quelle che restano dopo i lutti più dolorosi.

La libreria dei gatti neri

Titolo: La libreria dei gatti neri

Autore: Piergiorgio Pulixi

Editore: Marsilio

Marzio Montecristo ha abbandonato il suo impiego di insegnante di matematica, per improvvisarsi titolare de “La libreria dei gatti neri” a Cagliari. Marzio ha un carattere scontroso, per nulla accomodante verso i clienti, soprattutto verso coloro che storpiano i titoli dei libri.  Per fortuna c’è Patricia, la commessa della libreria, persona paziente e gentile, che riesce spesso a recuperare i rapporti con i clienti colpiti dalle insolenze di Marzio. Tra i frequentatori della libreria c’è una signora speciale, detta la Presidente, a cui Marzio deve molto dato che è l’animatrice di un gruppo di lettura di giallisti che ogni martedì si raduna nei locali della libreria, contribuendo in modo decisivo alle entrate. Mentre Marzio prova a far quadrare i conti della sua impresa commerciale, un serial killer entra più volte in azione, attuando sempre lo stesso schema criminale, ossia tre persone rapite, di cui una obbligata, se vuole salva la vita, di scegliere chi lasciare in vita degli altri due. Tutto nel tempo di un minuto, scandito da una clessidra, sempre presente sul luogo del crimine. Le indagini sono affidate all’ispettore Flavio Caruso affiancato da Angela Dimase, amica di Marzio. I due investigatori coinvolgono il libraio nelle indagini e lui a sua volta coinvolge i lettori del club del martedì, tutti giallisti appassionati, che uniscono il loro intuito per trovare il colpevole. Pulixi ha scritto una trama gialla complessa e difficile da dipanare, ha usato uno stile piacevole ed intrigante, ma è il lato umano del romanzo a colpire il lettore, con le vicende personali dei protagonisti che mettono al centro dell’attenzione il problema della crescente solitudine delle persone anziane nella nostra società e di come grandi dolori possano generare grandi vendette. Tanti riferimenti ed omaggi ad altri libri, una bellissima Cagliari con tutta la Sardegna che si presta come magnifica ambientazione della storia.

Il re del gelato

Titolo: Il re del gelato

Autore: Cristina Cassar Scalia

Editore: Einaudi

“Il re del gelato” è l’ultimo romanzo della serie dedicata da Cristina Cassar Scalia a Vanina Guarasi.

Questo è un romanzo breve, una specie di “prequel” che racconta le prime esperienze catanesi di Vanina, alle prese con una città che conosce poco, rispetto a Palermo, città da cui è dovuta scappare.

Al centro della storia la catena di gelaterie chiamata “Il re del gelato”, di proprietà di Agostino Lomonaco. In alcune confezioni di gelato vengono trovate delle misteriose pasticche che fanno subito pensare al peggio. Chi può aver tentato di avvelenare i clienti delle gelaterie? Un nemico del proprietario? Un concorrente invidioso del successo commerciale di Agostino Lomonaco? Un pazzo che vuole creare il panico in città?

Le indagini sul presunto avvelenamento del gelato sono affidate alla squadra di Vanina, che presto dovrà occuparsi anche di un omicidio, del tutto inatteso e inspiegabile, che darà adito a molti sospetti, per l’importanza della vittima e per le circostanze in cui è avvenuto. Il caso sarà risolto grazie all’intuito investigativo di Vanina e della dedizione sua e della sua squadra. Una storia intrigante, ambientata tra i colori ed i profumi della Sicilia, con le immancabili squisitezze della gastronomia locale sempre presenti. Il romanzo descrive fatti avvenuti cronologicamente prima di quelli narrati in Sabbia nera, il primo romanzo dei quattro con Vanina come protagonista. Personaggi empatici, la Sicilia sempre co-protagonista della storia, lo stile narrativo ben collaudato, con dialoghi serrati e divertenti per gli inserti in siciliano, che danno una maggiore realismo alla narrazione, qualche colpo di scena ad effetto ed un finale imprevedibile.

E’ così che si muore

Titolo: E’ così che si muore

Autore: Giuliano Pasini

Editore: Piemme

A Case Rosse, paesino in provincia di Modena, la vita scorre tranquilla, l’ultimo omicidio risale al 1995. Passati dieci anni, nel 2005, la casa di Eros Bagnaroli va a fuoco. Il suo corpo viene ritrovato all’interno della casa, ma l’incendio non è la causa della morte. Qualcuno gli ha tagliato la gola, scannandolo come un maiale. Le indagini sono affidate al commissario Roberto Serra, tornato a Case Rosse per vivere isolato dal resto del mondo. Nella sua squadra c’è Rubina Tonelli, una poliziotta che sta scontando una punizione ricevuta per motivi disciplinari. Suo padre è ricco ed è grazie a lui che può permettersi auto e moto sportive che con il suo stipendio non potrebbe mai avere. Tra Roberto e Rubina nascerà una inaspettata intesa, dovuta alla conoscenza delle reciproche debolezze, che li porterà a dare un nome all’assassino del povero Eros.

E’ così che si muore è il quarto romanzo di Giuliano Pasini con Roberto Serra come protagonista. Una storia avvincente in cui le indagini si mescolano con i problemi esistenziali di Serra e Tonelli, sulle rispettive ferite fisiche e psichiche che il passato ha loro inferto. La scrittura è precisa, efficace, molti i dialoghi tra i protagonisti, diversi gli inserti dialettali che rendono il linguaggio più vero e aderente al contesto in cui si svolge l’azione. I momenti difficili di Serra e Tonelli sono descritti con efficacia e realismo. Un giallo raccontato con grande ritmo, con continui cambi di scena, con una trama ben congegnata, con tanti possibili colpevoli, depistaggi, falsi indizi, solo alla fine la verità verrà fuori e sarà del tutto inaspettata. La vicenda si svolge in molti luoghi affascinanti, con molti personaggi ben caratterizzati, ghiotti riferimenti ai cibi caratteristici del territorio emiliano. Un romanzo coinvolgente, che cattura il lettore dalle prime pagine fino alla conclusione.

La banda Cimarosa

Titolo: La banda Cimarosa

Autore: Lorenzo Della Fonte

Editore: Elliot

La storia ha inizio nel 1962, quando erano in corso i preparativi per allagare la valle del Mis, nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, dopo la costruzione della diga che avrebbe trasformato la valle in un lago artificiale. Giovanni Bassan è un ex ufficiale dei carabinieri in pensione, ha una moglie disabile che assiste in modo amorevole, abita nella zona ma pensa di lasciare la valle e tornare nelle Marche, dove ha una casa. Una sera viene ritrovato cadavere un tecnico che lavorava per la ditta costruttrice della diga. La morte insospettisce Bassan che ritiene la morte non accidentale, ma provocata volontariamente da un omicida. Molti attribuiscono la morte alla presenza del diavolo nella valle.

La banda “Domenico Cimarosa” di Altavilla, nel Cilento, è soggetta ad una serie di incidenti che sono attribuiti al diavolo, ma c’è qualcosa che non quadra nella gestione del gruppo musicale. Un musicista muore avvelenato dopo aver suonato con la Banda nel Trovatore, famosa opera di Giuseppe Verdi.

Il diavolo è l’elemento ricorrente nelle due storie che si accavallano nel romanzo, richiamato ovunque ci sia qualcosa di misterioso e inspiegabile.

L’autore è un musicista, direttore d’orchestra, compositore, insegnante di musica e scrittore. Numerosi riferimenti musicali nella storia, scritta in modo elegante ed armonico come una partitura, piacevole e coinvolgente sia per le vicende investigative che per le faccende sentimentali di Giovanni, che pur innamoratissimo della moglie, avrà una breve a quasi platonica relazione con l’avvocato Francesca Palladio, una donna intelligente e volitiva, che in quegli anni sta combattendo per conquistare il posto di sostituto procuratore. Francesca deve combattere anche contro il padre, generale dell’esercito, suo primo avversario ed oppositore alle sue ambizioni di carriera in magistratura. Erano altri tempi, le lotte delle donne per le pari opportunità erano agli albori.

Il dubbio

Titolo: Il Dubbio

Autore: Matsumoto Seichō

Editore: Adelphi

Traduzione: Gala Maria Follaco

Un ricco imprenditore muore in un misterioso incidente automobilistico. L’auto in cui si trovava con la moglie cade in mare durante un violento nubifragio. L’uomo muore annegato mentre la moglie riesce miracolosamente a salvarsi. La polizia non crede alla morte accidentale dell’uomo ma è convinta che l’incidente sia un omicidio organizzato con un piano diabolico dalla moglie, Onizuka Kumaku, una donna dal passato turbolento e dalle amicizie poco rispettabili. Gli investigatori sono convinti che la donna abbia architettato la messa in scena dell’incidente d’auto per liberarsi del marito e per incassare una cospicua assicurazione sulla vita di 300 milioni di yen, una cifra di tutto rispetto che potrebbe essere un buon movente per un omicidio. Non ci sono prove evidenti contro Onizuka, solo alcuni indizi e la cattiva fama della donna che deriva dal suo passato. L’opinione pubblica è compatta contro la donna, mentre sono pochi a credere alla sua innocenza. Il libro racconta le vicende che seguirono all’arresto della donna fino all’esito del processo.

Un romanzo breve ma intenso, in cui l’autore tratta in particolare due temi, l’interesse morboso della stampa verso le vicende personali dei sospettati, senza alcuna attenzione nei confronti della verità, oltre che il concetto stesso di giustizia che non dovrebbe essere condizionata dai pregiudizi di alcun tipo. Le due visioni contrastanti sulla sospettata e sulla giustizia sono rappresentate nel libro dal giornalista Akitari e dall’avvocato difensore della sospettata. Per Akitari addirittura il cognome della donna è un indizio di colpevolezza, mentre l’avvocato difensore riesce a fare il suo dovere senza lasciarsi condizionare dal passato della donna, nella convinzione che anche il peggior criminale ha diritto alla miglior difesa. I romanzi di Matsumoto hanno sempre al centro dell’attenzione i temi sociali, così come sono una buona occasione per entrare nel quotidiano della vita giapponese, per conoscere alcuni dettagli di una civiltà molto diversa da quella occidentale.

La strana morte di Alessandro Cellini

Titolo: La strana morte di Alessandro Cellini

Autore: Riccardo Landini

Editore: Newton Compton Editori

La vita di Astore Rossi non è stata facile, ma mai come ora tutto sembra andare storto. Il suo amico Oscar, amico e collaboratore della bottega di restauro, è morto, lasciandolo solo e triste. La donna con cui aveva avuto una relazione tumultuosa e che gli aveva donato un figlio, Jacopo, ha deciso di trasferirsi a Zurigo. Al ritorno dal funerale di Oscar, Astore trova sul muro di fronte alla sua bottega, una scritta che dice “So cosa hai fatto” e sotto la firma “MS”.

Durante la notte un mattone colpisce la sua finestra e lui vede una figura che scappa vestita da suora. Il vestito da suora e le iniziali MS gli fanno tornare in mente gli eventi tragici che lo legano ad un incendio di una villa in cui trovò la morte Matilde Spada, sua presunta nemica. Il passato torna a perseguitarlo e il povero Astore non sa cosa fare. Prova a trovare conforto nella moglie, raggiunta telefonicamente, ma non riesce ad affrontare in modo costruttivo l’argomento e il contatto finisce con una grande litigata. Astore si sente precipitare in un abisso senza fine, ma al peggio non c’è mai fine. Un suo vecchio amico, Alessandro Cellini, viene ucciso in modo violento. Sotto il corpo del Cellini viene ritrovato un biglietto da visita di Astore. Impossibile per gli inquirenti non collegare la morte del Cellini al passato di Astore.

Riccardo Landini ha costruito questa trama con continui rimandi al passato di Astore, che si intrecciano con il presente, con una tensione crescente con l’evolversi della storia che diventa sempre più complessa e misteriosa. Il lettore non trova punti di riferimento e può solo continuare la lettura per capire la portata degli eventi che si stanno per scatenare sui protagonisti, trovandosi spesso spiazzato dai vari indizi che lasciano intendere cose diverse da quello che poi si riveleranno essere. I personaggi sono molto approfonditi dal punto di vista psicologico, con la loro complessità che contribuisce in modo determinante alla riuscita del romanzo. Un libro giallo in cui è evidente l’impronta caratteristica dell’autore, dalla trama alle ambientazioni, geografiche e stagionali, con continui colpi di scena per una lettura appassionante.

UFO 78

Titolo: UFO 78

Autore: Wu Ming

Editore: Einaudi

Una storia che inizia il 26 agosto del 1976 con la misteriosa sparizione di due boyscout, Jacopo e Margherita, durante un campeggio in Lunigiana. Le ricerche dei due ragazzi durarono per mesi, nella zona del Monte Quarzerone, nota per antiche storie e leggende, funghi dai poteri magici ed addirittura qualche apparizione di UFO. Le ricerche dei due giovani continuarono senza sosta avvolte nel mistero, senza che mai fosse trovato un indizio o una traccia tale da condurre alla causa della sparizione. Le indagini durarono fino al 1978, quando un famoso scrittore di libri dedicati alle possibili visite di extra terrestri sulla terra in tempi preistorici, Martin Zanka, iniziò ad interessarsi al caso di Jacopo e Margherita ed ai misteri del Monte Quarzerone. Il suo interesse cominciò per via di suo figlio, Vincenzo, che stava disintossicandosi dall’eroina nella comunità Thanur, sita proprio nei pressi del monte Quarzerone. Zanka avrà modo di conoscere molte persone che ruotano attorno a Thanur ed ai misteri legati agli UFO. Alcuni di loro lo affiancheranno nelle ricerche sulla sparizione dei due ragazzi. In quelle stesse settimane, dei 1978, ci fu il rapimento di Aldo Moro e il massacro della sua scorta, oltre alla morte dello stesso Moro, dopo che le Brigate Rosse decisero per la sua esecuzione. In quello stesso periodo usciva il film “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, l’eroina era sempre più diffusa tra le droghe di largo consumo. Il rapimento Moro aveva messo in crisi il sistema politico incapace di trovare una soluzione tra chi era disposto ad aprire una trattativa e chi invece sosteneva che lo Stato non dovesse trattare. Già a quei tempi il vecchio PCI era in crisi, incapace di arginare il calo di consensi, così come si cominciavano ad intravedere le prime avvisaglie di quello che poi divenne il caso Gladio.  

Tutto questo e molto altro in un romanzo che sembra un giallo ma in realtà è una analisi politica, sociale e culturale di quegli anni, scritta in modo originale e creativo, con tanti riferimenti a documenti e romanzi dell’epoca. Una ricostruzione di quel periodo molto veritiera e riuscita, stimolante e che fa riflettere su quello che eravamo e quello che siamo diventati. Sullo sfondo della scrittura, tra Ufo veri e presunti, c’è una folta colonna sonora tratta da quel movimento che è passato alla storia come Krautrock o Kosmische Musik, ossia quel manipolo di gruppi musicali tedeschi che a partire dal primo allunaggio (1969) diedero origine ad un nuovo genere musicale che nacque dalla fusione del rock progressivo con la musica elettronica. Anche Franco Battiato compare nel racconto, per un breve cameo. Wu Ming è un collettivo di scrittori bolognesi che con questo libro hanno dato prova di grande capacità.

Sarti Antonio e l’amico americano

Titolo: Sarti Antonio e l’amico americano

Autore: Loriano Machiavelli

Editore: Einaudi

Questo romanzo fu pubblicato nel 1983. Questa nuova edizione è del 2022 ed ha una prefazione inedita dell’autore.

Il protagonista è Sarti Antonio, un poliziotto spesso in difficoltà nella risoluzione dei casi, con una vita privata quasi inesistente, nessuna fidanzata, una devastante colite di origine nervosa che gli rende ancora più difficili le giornate lavorative. Ha un amico di nome Rosas, un tipo strano e stravagante, che spesso ha intuizioni geniali di grande aiuto per le indagini.

Nel 1982, a Bologna, nel giardino di un lussuoso palazzo, viene ritrovato il cadavere di uno studente americano, che viveva in un appartamento del terzo piano da cui è precipitato. Il cadavere è stato ritrovato dal giardiniere del palazzo, mentre sul posto l’ispettore capo Raimondi Cesare, seguito da Sarti Antonio, dava il via alle indagini. Il ragazzo deceduto era benestante, cambiava spesso automobile, studiava all’università con buon profitto. L’ispettore Raimondi vuole chiudere l’inchiesta e fa pressioni su Sarti Antonio per stendere un verbale che sposi la versione del suicidio. Il verbale di Sarti fa acqua da tutte le parti e sia l’archivista della questura che l’amico Rosas, fanno notare a Sarti che la storia del suicidio non sta in piedi. Sarti comincia ad indagare con maggiore scrupolo, troverà nuovi indizi che gli apriranno le porte di un giro internazionale di truffe totalmente inedito. Un giallo costruito su una trama originale, con fantasia ed ironia, con Sarti poliziotto senza acume, senza alcun talento per la guerra al crimine, che consapevole della sua inettitudine, sopporta le angherie del suo capo, ma ha il senso del dovere e ama la verità, che insegue a costo di qualche attacco di colite in più. Bologna è ancora ferita dall’attentato del 1980 alla Stazione Centrale e l’atmosfera di quel periodo traspare nel racconto. Sono passati 42 anni ed i mandanti ancora sono sconosciuti. Importante non dimenticare.

In forma di essere umano

Titolo: In forma di essere umano

Autore: Riccardo Gazzaniga

Editore: Rizzoli

Argentina, 1960. Adolf Eichmann è un ex ufficiale delle SS che ha trovato rifugio in Argentina partendo in nave da Genova. Eichmann ha cambiato identità, vive nella penombra, in modo semplice al limite della povertà, con la costante paura di essere scoperto.

Zvi Aharoni è un agente del Mossad, è alla ricerca di nazisti in fuga, ha Eichmann nel mirino. Non vede l’ora di smascherarlo e di consegnarlo alla giustizia israeliana.

Eichmann è stato un ufficiale delle SS potente e devoto alla causa, ha provocato la morte di milioni di ebrei, elaborando nuovi metodi di eliminazione, per risparmiare tempo, per incrementare giorno dopo giorno il numero di ebrei eliminati, come un manager d’industria, che ottimizza e migliora i processi, per aumentare l’efficienza, a vantaggio degli azionisti. Il libro racconta la sua vita da ufficiale, gli ordini che riceveva, la fredda determinazione con cui li eseguiva, il funzionamento dei campi di concentramento, dove zelanti e ottusi militari commettevano crimini orrendi convinti che fossero solo esecutori di ordini e quindi esenti da colpe.

La vita passata di Eichmann e quella attuale da fuggitivo, sono raccontate con grande efficacia, evidenziando i pensieri, le ambizioni, la fredda cattiveria, la consapevolezza della fine che avrebbe fatto se la giustizia avesse messo le mani su di lui.

Anche Zvi Aharoni viene raccontato con i suoi pensieri, la determinazione con cui dà la caccia ad Eichmann, la grande pressione fatta sui suoi capi per finanziare le ricerche e l’operazione di arresto. Un libro mai indulgente sul passato ed il presente di Eichmann, che pur mostrando nella sua seconda vita argentina alcuni aspetti umani inediti della sua personalità, non ha mai avuto il minimo pentimento per le sue colpe. Il libro racconta l’oscenità del nazismo in modo originale, riuscendo ad esprimerne tutto l’orrore senza giudicare, suscitando nel lettore dubbi e domande.