![](https://robertoiovacchini.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/06/lultimo-conclave.jpg?w=184)
Titolo: L’ultimo conclave
Autore: Glenn Cooper
Editore: Nord
Traduzione: Barbara Ronca
Tornano in azione suor Elisabetta Celestini, Segretaria di Stato del Vaticano e Cal Donovan, esperto di storia delle religioni e amico di Papa Giovanni XXIV, due tra i più riusciti personaggi creati dal prolifico affabulatore Glenn Cooper.
A soli due anni dalla sua elezione, Giovanni XXIV muore improvvisamente. Tutto lascia pensare ad una morte per cause naturali, ma molti sono i dubbi.
Morto un Papa se ne fa un altro, quindi inizia subito il nuovo Conclave. Oltre 110 cardinali si ritrovano nella Cappella Sistina per le votazioni. Televisioni e cronisti di tutto il mondo si concentrano a Piazza San Pietro. Il tempo passa e non succede nulla. L’attesa dura troppo e anche suor Elisabetta perde la pazienza e decide di interrompere il Conclave. All’apertura delle porte, la cappella Sistina appare vuota. I cardinali sono spariti.
Dove sono finiti i Cardinali ? Chi li ha rapiti senza che nessuno se ne accorgesse ? Sour Elisabetta e Cal Donovan si trovano ad affrontare un nemico invisibile e potentissimo. Il Vaticano con i suoi misteri e riti secolari si presta alla perfezione come ambientazione per un thriller e questo “Ultimo conclave” sfrutta al meglio la storia del cristianesimo per costruire una trama intrigante.
Il risultato degli sforzi di Glenn Cooper è una storia di sicura presa, dovuta sia al fascino del Vaticano che alla storia dei Catari, i cui discendenti sono coinvolti in un complotto che mira a disintegrare le fondamenta della Chiesa Cattolica. La trama si svolge su due piani temporali, quello di un futuro molto prossimo e il 1200, all’epoca della crociata contro gli albigesi, che portò allo sterminio dei Catari, considerati dei pericolosi eretici. Passato e presente, una cospirazione che parte da lontano, una storia ben costruita anche se con qualche passo troppo scontato e non proprio originalissimo. Ma è finzione, serve a divertire, riuscendoci.