Il gioco dell’anima

Titolo: Il gioco dell’anima

Autore: Javier Castillo

Editore: Salani

Traduzione: Elena Rolla

La New York che tutti conosciamo, delle luci sfavillanti, dei teatri, dei negozi e ristoranti meravigliosi non è presente in questo romanzo. La storia si svolge nel Queens, un quartiere di disagio sociale, uno di quei posti da cui è difficile scappare o anche solo allontanarsi, uno dei ghetti moderni a New York, la città simbolo della modernità e dell’evoluzione del costume mondiale. La storia ha come protagonista la giornalista Miren Triggs, una donna coraggiosa che si porta dietro una storia dolorosa che non riesce a dimenticare, da sempre impegnata nella ricerca di persone scomparse. La vicenda ha inizio con il ritrovamento del cadavere di una ragazza, Allison, scomparsa da pochi giorni, uccisa brutalmente secondo modalità che lasciano pensare ad un rituale misterioso. A Miren viene recapitata una busta con una foto di una ragazza scomparsa nel 2002, di nome Gina.  La prime indagini scopriranno che frequentava la stessa scuola di Allison, immediato quindi collegare l’omicidio con la scomparsa di Gina. Miren si butta a capofitto nell’indagine che la porterà a scoprire realtà difficili solo da immaginare, tra disagi sociali, estremismi religiosi e inquietudini adolescenziali. La trama del libro prende forma, diventa una macchina dal funzionamento perfetto, con personaggi e storie diverse che si intrecciano in modo inaspettato e che solo alla fine sarà possibile venire a capo dei fatti raccontati. Javier Castillo ci mostra la moderna società in tutti i suoi difetti e non nutre grosse speranze di salvezza per l’incapacità diffusa di difendersi dal male. La sua speranza è affidata a persone che pensano diversamente, che non riconcorrono il successo e la ricchezza ad ogni costo, ma cercano la verità e cercano di opporsi al male che tende a riempire ogni piccolo varco sociale, diffondendosi soprattutto tra le persone che sembrano normali e che spesso sono quelle più pericolose, capaci di azioni malvagie perpetrate nel tempo.

La rivolta delle cariatidi

Titolo: La rivolta delle cariatidi

Autore: Petros Markaris

Editore: La nave di Teseo

I libri di Petros Markaris raccontano la Grecia di oggi vista dal punto di vista delle persone normali, che combattono ogni giorno per arrivare a fine mese, che affrontano sorridendo la crisi economica infinita del loro Paese, che ricordano con terrore come l’Europa li ha costretti a sacrifici fortissimi per ripagare il debito pubblico. Ora dopo il Corona Virus le cose stanno migliorando e la Grecia sta tornando alla normalità. Ma provate a parlare bene di Mario Draghi e di Christine Lagarde ad un greco e vedrete che il suo volto, in genere tendente al sorriso, diventerà furioso e comincerà a guardarvi con sospetto se non con disprezzo.

Il protagonista dei libri di Markaris è l’ex commissario Charitos, in questo “La rivolta delle cariatidi” promosso a direttore delle forze di polizia dell’Attica, un incarico prestigioso che rende merito alla sua carriera di poliziotto integerrimo. Il giorno del suo insediamento, coincide con la visita di un gruppo di imprenditori stranieri che vogliono effettuare importanti investimenti in Grecia, ma c’è da fare i conti con un gruppo di giovani donne, che si fanno chiamare “Le cariatidi” che non vogliono svendere il loro Paese e si oppongono come possono alla presenza degli stranieri. Le cose si complicano, una cariatide viene assassinata e non sarà l’unica vittima. Per Charitos il nuovo incarico lo pone subito in condizioni difficili, in prima linea di fronte all’intera nazione.

I romanzi di Markaris raccontano le vicende investigative di Charitos, con trame gialle ben costruite ed una delicata ironia a cui contribuisce il clima sereno che si respira nella famiglia dell’ex commissario. Ci sono anche molte considerazioni politiche e sociali, che descrivono la condizione del popolo greco, con le sue speranze, timori e contraddizioni. Un libro da leggere per trovare qualche ora di relax con interessanti spunti di riflessione.

Milano Calibro 9

Titolo: Milano Calibro 9

Autore: Giorgio Scerbanenco

Editore: La nave di Teseo

Ventidue racconti, tutti ambientati a Milano, la città che sta per diventare il punto di riferimento del boom economico italiano degli anni Sessanta. Il crimine è in genere alimentato dal denaro, dal sesso e dalla voglia di rivalsa verso un destino avverso, per invidia o per vendetta. Tante le persone che provano a cambiare la propria vita tentando la via del crimine. Gli spunti per questi racconti sono forniti dai fatti di cronaca, storie di vita vera rielaborate e trasformate in racconti noir dalla fantasia dell’autore, con la sua scrittura precisa, senza fronzoli, diretta e tagliente, che non prevede lieto fine, con il destino avverso che ha quasi sempre il sopravvento sulla voglia dei protagonisti di sconfiggerlo.

Storie di persone comuni, criminali improvvisati o troppo ingenui per poter risultare vincitori, vittime delle varie forme del male, raccontato in tutta la sua brutalità ed efferatezza, senza sconti o veli pietosi. I personaggi sono descritti concentrando l’attenzione sui motivi che li portano a delinquere o ad essere vittime. Il ritratto dell’Italia che emerge da questi racconti non è molto lusinghiero. Milano appare come una specie di giungla, in cui tutto è possibile, dove i retaggi della guerra danno scarso valore alla vita delle persone. In tanti sono alla ricerca del benessere, che ambito da tutti, non può essere per tutti. Uno dei libri che è alla base del noir italiano, racconti veloci e adrenalinici, misfatti e criminali di ogni tipo, per una lettura di grande intensità.

La ragazza e la notte

Titolo: La ragazza e la notte

Autore: Guillaume Musso

Editore: La nave di Teseo

Traduzione: Sergio Arecco

Guillaume Musso è uno scrittore di noir dallo stile caratteristico. I suoi libri sono basati su trame complesse ed appassionanti, scrittura brillante, personaggi empatici ed originali, molti cambiamenti di fronte, grande abilità nel far sembrare le cose diversamente da come saranno svelate. Questo “La ragazza e la notte” è ambientato ad Antibes e dintorni, nella splendida Costa Azzurra, con il suo mare meraviglioso dal colore intenso e brillante e la superba flora mediterranea che la circonda. Antibes è stata amata da pittori come Claude Monet e Picasso e da scrittori come Francis Scott Fitzgerald, oltre che essere la città natale di Musso.

Il protagonista del romanzo è Thomas Degalais, scrittore francese che si è trasferito in America. Thomas torna in Francia per la ricorrenza dei cinquant’anni del liceo Saint-Exupéry dove ha studiato.

In realtà lui è tornato perché ha ricevuto delle minacce legate a dei fatti accaduti nel 1992. Thomas vuole scoprire chi lo sta minacciando, per evitare che il passato possa rovinare la sua vita in modo irreparabile. La festa del liceo è l’occasione per Thomas di rincontrare Fanny e Maxime, i migliori amici di Vinca, con cui condivide un terribile segreto che ora sta per essere scoperto. Thomas aveva avuto una breve relazione con Vinca, una ragazza americana, che lo aveva lasciato per un altro, che alcune voci dicevano fosse un professore di letteratura, di nome Alexis. La scomparsa della ragazza e del professore alimentò tante voci suscitando l’interesse di molte persone. Vinca e Alexis erano davvero amanti? Davvero erano fuggiti insieme ed avevano fatto sparire le loro tracce? Quale è il segreto che nascondono Thomas, Fanny e Maxime? Una trama articolata e funzionante alla perfezione porta il lettore a scoprire tutti i segreti che dal 1992 sono custoditi da Thomas ed i suoi amici, ma non solo. epilogo inaspettato e imprevedibile.

Omicidio fuori stagione

Titolo: Omicidio fuori stagione

Autore: Arwin J. Seaman

Editore: Piemme

Copertina con case colorate e cielo plumbeo, autore straniero, ennesimo romanzo “crime” nordico? Leggo la terza di copertina e scopro che il nome dell’autore è uno pseudonimo che nasconde l’identità di un noto ma misterioso scrittore italiano di grande successo. Chi sarà? Se lo scoprirò lo scriverò.

Le isole sono spesso affascinanti per le bellezze naturali e per quel senso di mistero che le circonda. I fatti raccontati in questo “Omicidio fuori stagione” avvengono su una piccola isola, Liten, collocata tra Svezia e Danimarca dall’ inventiva dell’autore.

A Liten non accade mai nulla, in estate i turisti affollano i traghetti che fanno la spola con la terraferma, ma per il resto dell’anno è calma piatta. Una delle attrattive del posto è un vulcano spento che ha formato un lago, in cui viene ritrovato il corpo di una ragazza. Siamo a marzo, fa freddo e il cadavere galleggia nel lago, con mani e piedi legati, in una posizione che forma una stella, mantenuta immobile dall’acqua ghiacciata. La ragazza era ben conosciuta sull’isola e la sua morte violenta scuote la piccola comunità di Liten. Ad indagare da Malmö arriva Henning Olsson, un esperto poliziotto della scientifica. Henning ha un conto aperto con l’isola, dopo che il suo grande amore, Annelie Lindahl, anche lei poliziotta, lo aveva lasciato per trasferirsi senza apparente motivo proprio a Liten. Ci saranno altri cadaveri, l’isola sarà sconvolta dai lutti, la polizia sarà costretta a brancolare nel buio, con l’assassino che sembra prendersi gioco di tutti. Ma nulla è come sembra.

Un libro appassionante, misterioso, personaggi ben costruiti, trama complessa, un intrigo irrisolvibile, grande ritmo narrativo, tanti protagonisti. Molti i temi trattati, dal disagio giovanile, all’isolamento delle piccole comunità, alle difficoltà dei genitori nelle relazioni con i figli, al dilemma di quanto è lecito sacrificare la propria vita privata per la carriera.

La vendetta del ragno

Titolo: La vendetta del ragno

Autore: Lars Kepler

Editore: Longanesi

Traduzione: Andrea Berardini

La vendetta del ragno è l’ultimo romanzo di Lars Kepler, lo pseudonimo usato dai coniugi svedesi Alexander Ahndorll e Alexandra Coelho Ahndorll per firmare le loro opere, con protagonisti Saga Bauer, ex commissaria dei servizi segreti, e Joona Kinna, commissario del reparto operativo nazionale della polizia.

Il corpo del capo della polizia Margot Silverman viene ritrovato disciolto nell’acido nei pressi del maneggio dove andava a cavallo per rilassarsi. E’ il primo di una serie di omicidi anticipati con un messaggio a Saga Bauer da un misterioso serial killer, che promette una strage per vendicarsi di Joona Linna. Ogni omicidio viene annunciato da una cartolina che fornisce un indizio agli investigatori per dare loro la possibilità di salvare la vittima designata, ma che è anche una specie di trappola tesa agli investigatori. Le indagini sono avvolte nel mistero più totale, cosa lega Saga e Joona al misterioso killer? E perché il killer fornisce agli investigatori la possibilità di scoprire la prossima vittima? Vuole per caso essere fermato dagli investigatori?  

Un libro dal ritmo intenso, pieno di eventi, di sangue. Un serial killer misterioso e dalla psicologia complessa, oscura, che opera con fredda e lucida determinazione, che ogni volta stupisce gli investigatori con modi operativi sempre diversi, un ragno che tesse la sua tela attorno alle vittime in modo che sia impossibile scoprirla, se non quando è troppo tardi. L’ambientazione nordica si adatta alla perfezione al tipo di storia. La Svezia viene descritta come un paese tetro, abituato agli omicidi, anche se mostra una società molto avanzata in fatto qualità della vita, di pari opportunità e di diritti delle coppie di qualsiasi orientamento sessuale. Uno stile narrativo diretto e fluido, accurato nei particolari, con dialoghi essenziali, tanti colpi di scena e tanta suspence.