Titolo: Madame le commissaire e il quadro misterioso
Autore: Pierre Martin
Editore: Neri Pozza
Traduzione: Roberta Scarabelli
La Provenza, con la Costa Azzurra, ha nella mia mente un posto speciale. Tante vacanze trascorse in quelle zone, tanti ricordi di giornate in relax, in un ambiente meraviglioso, tra colori e profumi unici, in zone ricche di storia e di leggende, per non parlare dei cibi e del vino, che contribuiscono a rendere ogni soggiorno indimenticabile. Quando ho visto questo libro in libreria sono stato attratto dalla copertina, ho letto la presentazione e sono stato colpito dall’ambientazione. Il nome dell’autore mi era sconosciuto e sapere che si trattava di uno pseudonimo ha aumentato l’interesse verso il libro.
Protagonista di questo “Madame le commissaire e il quadro misterioso”, è Isabelle Bonnet, ex capo della squadra antiterrorismo della polizia di Parigi, che ha deciso di trasferirsi nei luoghi dove è nata, a Fragolin, paese immaginario della Provenza, una delle regioni più belle di Francia, scelta ideale per una vacanza, meglio ancora come luogo in cui vivere. Isabelle riceve la telefonata del capo assoluto della polizia francese, Maurice Balancourt, che le chiede di indagare sulla morte del segretario di stato francese, Roland Roux, morto in Provenza in circostanze misteriose. C’è da risolvere anche il mistero di un quadro, sconosciuto agli addetti ai lavori, attribuito a Henri Matisse. Isabelle partecipa per caso alla scoperta di un messaggio di aiuto nascosto sotto il quadro. Chi ha scritto tale messaggio? e perché è nascosto sotto un quadro dalla dubbia attribuzione? Isabelle si ritrova ad indagare nel mondo dell’arte, pieno di personaggi di ogni tipo, dai ricchi acquirenti ai falsari di talento, dai galleristi prestigiosi ai trafficoni incalliti.
Una trama ben costruita ed originale, con protagonisti empatici ed una ambientazione eccellente, tutto mescolato con misura e mestiere, per una lettura che appassiona e diverte.
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