La colpa e l’innocenza

Titolo: La colpa e l’innocenza

Autore: Sergio Fanara

Editore: Scatole parlanti

Una storia ambientata tra la Francia del sud, Palermo e Firenze. L’infanzia di un bambino povero a cui non è mai mancato l’amore dei genitori e dei tanti fratelli, con un padre putativo di cui non conosce nulla del suo passato, che lo ha iniziato alla lettura ed alla cultura. Un padre ed una figlia che non sono al corrente delle reciproche esistenze. Una storia struggente di un amore immenso che ha avuto un finale tragico. Una serie di circostanze fortuite che ricollegano un passato che si voleva dimenticare con il presente. Sono questi gli elementi portanti del romanzo La colpa e l’innocenza, una storia tragica e romantica che unisce i protagonisti del romanzo con lo sfondo di alcuni tra i principali e più dolorosi fatti della storia d’Italia di fine secolo scorso. Un racconto delicato, pieno di sentimenti, che mostra come nella vita le cose che durano nel tempo e che sono la base portante delle nostre personalità sono gli affetti, quelli veri, quelli che superano tutte le difficoltà. L’effimero, tutto ciò che si può comprare, non ha importanza, serve a poco, certo non a costruire personalità forti e resistenti ai colpi della vita. Sergio Fanara ha una scrittura poetica e musicale, racconta le sue storie con semplice raffinatezza, trovando sempre le parole giuste per esprimere nel modo migliore la potenza dei sentimenti dei suoi protagonisti. Un libro toccante e intenso, una storia su come la vita può essere bella e crudele nello stesso tempo, sugli errori che si commettono quando intransigenza ed egoismo impediscono di vedere le cose nella giusta prospettiva. Sergio Fanara è un carabiniere, questo è il suo primo romanzo, è un uomo dello Stato, che non ha dimenticato di rendere omaggio a valorosi uomini di Stato morti per mano mafiosa a Palermo e Firenze, negli anni ottanta e novanta, per non dimenticare.

Perdenti

Titolo: Perdenti

Autore: Gianluca Ferraris

Editore: Piemme

Una storia Noir ambientata a Milano, dedicata ai perdenti, categoria di persone numerosa e che tutti fanno finta che non esista, così concentrati ad esaltare le vite e le carriere dei vincenti. In questo libro i perdenti sono avvocati di successo caduti in disgrazia, ex cantanti di successo, poliziotti frustrati, ragazzi con esistenze difficili. Da vincenti a perdenti il passo è breve. Qualche problema familiare o sentimentale, qualche distrazione con l’alcol o alla ricerca di compagnie notturne e la vita cambia completamente. Ne sa qualcosa l’avvocato Ligas, che ha visto la sua vita cambiare drasticamente in pochissimo tempo, dal divorzio con la moglie, all’allontanamento dal prestigioso studio di avvocati di cui era socio. Sarà la difesa della ex star della musica Giacomo Nava, accusato ingiustamente di aver ucciso un poliziotto, a dare a Ligas la forza per recuperare fiducia in sé stesso e provare a dare una svolta alla sua vita.

Milano viene descritta come una città dove tutti sono impegnati a cercare il successo e il guadagno, non importa se questi traguardi sono raggiunti a discapito del rispetto della legge. Una città dai due volti, quello elegante ed esclusivo delle zone dei ricchi e quello delle periferie, dove la malavita comanda e domina la vita di molte persone. La scrittura di Ferraris è molto incisiva, con uno stile irriverente, pieno di ironia, la trama è lineare e ben costruita, le descrizioni degli ambienti molto precise ed efficace. Molti i temi sociali toccati dal romanzo, dalla condizione dei genitori separati, soprattutto i padri, la diffusione delle droghe, la violenza sulle donne, le difficoltà di comunicazione tra giovani e genitori ed adulti in genere. Un quadro sociale poco allegro, una storia che poco spazio lascia all’ottimismo. Solo il finale lascia qualche spazio all’ottimismo, ma solo per chi ha voglia di combattere.

La funivia di Stresa

Le indagini sulla tragedia della funivia di Stresa ci hanno raccontato quello che mai avremmo voluto sentire. La manomissione volontaria delle sicurezze per evitare che l’impianto di fermasse, che si perdesse l’incasso di un giorno festivo. 14 morti innocenti, un bambino di 5 anni rimasto solo al mondo a combattere contro la morte.

E che dire della storia dei liquami tossici spacciati per fertilizzanti?

E i morti sul lavoro che quotidianamente siamo costretti a piangere?

Si rimuovono le sicurezze delle funivie per non perdere soldi.

Si avvelena la gente per guadagnare soldi in modo ignobile.

Si risparmia sulla sicurezza del lavoro per ridurre i costi.

Conta solo il profitto.

Conta solo il proprio tornaconto.

Contano solo le ideologie.

La vita degli altri non conta nulla.

Mai stati al mondo

Titolo: Mai stati al mondo

Autore: Agnese Messina

Editore: Aughedizioni

Mai stati al mondo è il romanzo di esordio di Agnese Messina, una biologa specializzata in entomologia forense, come la protagonista del libro, June McFly, che lavora nel commissariato di San Ferdinando, un piccolo centro tra le montagne del sud d’Italia. La giovane scienziata ha studiato e si è specializzata in America. Il suo lavoro al commissariato le va stretto, non vede l’ora di mettere in mostra le sue capacità. Il suo capo, l’ispettore Dario Greco, non perde occasione per dileggiarla ed ostacolarla. June è una tipa tosta e sa che deve attendere con pazienza la sua occasione. La scomparsa di un ragazzo di San Ferdinando, conosciuto da tutti in paese, darà inizio ad una indagine in cui le intuizioni di June saranno determinanti per la soluzione del caso. Le sparizioni saranno tre, il ragazzo, sua madre e un assicuratore, avvenute nel corso di qualche anno. Degli scomparsi non viene ritrovato nulla, nessuna traccia, nessun indizio, spariti nel nulla.

Agnese Messina in questo romanzo, tratta delle difficoltà delle donne ad essere considerate per il loro valore in ambienti tipicamente maschili, della differenza di opportunità che hanno le persone che vivono in città rispetto a quelle che vivono in piccoli centri, le poche occasioni che hanno i giovani di uscire dalle logiche delle famiglie dominanti. Le indagini raccontano le vite di vari personaggi, tutti imprigionati nelle loro vite, secondo le radicate abitudini di paese, difficili da scardinare e da cambiare. Un libro sulle difficoltà della vita quotidiana, sull’importanza di trovare il proprio equilibrio di vita, tra aspettative, ambizioni e reali possibilità. Una narrazione lineare, una scrittura chiara e precisa, qualche tecnicismo ben spiegato che arricchisce il racconto senza appesantirlo. Un finale del tutto imprevedibile ed inaspettato.

L’uomo del porto

Titolo: L’uomo del porto

Autore: Cristina Cassar Scalia

Editore: Einaudi

L’uomo del porto è il quarto libro che vede protagonista in vicequestore Vanina Guarrasi. Il caso da risolvere è l’omicidio di uno stimato professore di filosofia, Vincenzo La Barbera, trovato accoltellato in un pub dove spesso passava le serate. Il professore era un tipo solitario, viveva in una barca ormeggiata nel porto di Catania, aveva avuto una gioventù movimentata ed era stato diseredato dalla famiglia. Vincenzo era noto per il suo impegno nel fornire aiuto ai giovani caduti nell’inferno della droga. In apparenza era un uomo buono e rispettato, senza nemici che potessero volerlo morto. La storia delle indagini ci racconta la Sicilia di Cristina Cassar Scalia. E’ evidente l’amore verso la Sicilia, per le sue bellezze naturali, i suoi colori e la sua gastronomia. Molti i riferimenti alle prelibatezze locali, pietanze e dolci dai sapori intensi ed indimenticabili, serviti sempre in porzioni come minimo abbondanti. I siciliani sono descritti come persone generose, capaci di gentilezze uniche verso le persone per cui nutrono amicizia ed affetto, come è il caso di Vanina, circondata da colleghi, amici e vicini di casa che per lei sono disposti a tutto. Una Sicilia in cui la mafia esiste, ma fa da sfondo alle avventure poliziesche di Vanina in cui i responsabili dei crimini non sono mai mafiosi, ma sono persone normali, che non fanno parte della criminalità organizzata, quasi a voler dire che il crimine non è monopolio dei mafiosi. La mafia è ben presente nel racconto, ha profondamente influito sulla vita di Vanina e su quella di altre persone a lei care, ma il libro ci racconta di una Sicilia che prova a vivere oltre la mafia, con i giovani che vogliono cambiare le cose, aiutando la polizia nelle indagini. Il racconto mostra fiducia nelle giovani generazioni, che forse saranno migliori di quelle di ieri, capaci di realizzare quel cambiamento che potrebbe confinare in un angolo le organizzazioni criminali ed iniziare un nuovo corso della storia dell’isola. La scrittura di Cristina Cassar Scalia si conferma chiara, lineare, intrigante e divertente, ottima per gourmet letterari e gourmand insaziabili.

Assassinio sull’isola

Titolo: Assassinio sull’isola

Autore: Anne Glenconner

Editore: Mondadori

Traduzione: Alessandra Petrelli

Un giallo ambientato sull’isola caraibica di Mustique, che fu comprata dal marito dell’autrice nel 1958 per realizzare un paradiso naturale ad uso esclusivo di ricchi inglesi. Anne Glenconner è stata la dama di compagnia della principessa Margaret, la sorella della regina Elisabetta. Assassinio sull’isola è il suo primo libro giallo, niente male debuttare alla veneranda età della signora, nata nel 1932.

L’isola di Mustique attende l’arrivo di un uragano. L’estate è ormai finita e molti ospiti hanno lasciato le loro ville meravigliose per le loro normali attività. L’isola si prepara a vivere lunghi mesi di monotona routine, in attesa dell’estate successiva. La scomparsa di Amanda, una giovane americana che vive nell’isola, avvenuta mentre nuotava in mare, scuote la comunità dell’isola, incredula che ci possa essere qualcuno disposto a fare del male agli abitanti di Mustique. L’unico poliziotto del posto, il giovane Solomon Nile, si trova per la prima volta ad affrontare un caso del genere. Sull’isola arriva Lady Vee, madre adottiva della migliore amica di Amanda, che riesce ad atterrare con l’ultimo volo prima che tutti i collegamenti con l’isola fossero interrotti per l’imminente uragano. Un altro giovane scompare in mare e le paure degli abitanti aumentano. La signora darà una mano sostanziale alle indagini, diventando la migliore alleata di Solomon.

Il romanzo ha il suo punto di forza nell’ambientazione meravigliosa ed esclusiva dell’isola di Mustique, di cui l’autrice riesce a descrivere con efficacia sia le bellezze naturali che l’atmosfera esclusiva dovuta agli ospiti delle ville esclusive, ricchi nobili inglesi, attori e musicisti di successo, imprenditori e personaggi prestigiosi. Tutta la vicenda è raccontata nell’attesa che arrivi l’uragano e il mistero delle scomparse delle persone sull’isola si risolverà proprio quando l’uragano con la sua forza distruttrice si abbatterà sull’isola. La storia è ben costruita, con tanti personaggi originali, a volte ambigui, a volte solo un poco strani, che contribuiscono a rendere la storia varia e piacevole. La signora Vee (che non è difficile immaginare sia l’alter ego di Anne Glenconner) racconta in prima persona i fatti, mostrando il suo grande attaccamento all’isola ed ai suoi abitanti. Il suo punto di vista è quello di una ricca possidente abituata dalla sua condizione sociale a guardare tutto dall’alto, ma è dotata di sufficiente buon senso per capire le persone che vivono senza avere le sue possibilità. Un romanzo piacevole e divertente, scritto con una eleganza d’altri tempi, molta misura in tutto, tanta attenzione alla formalità ed all’eleganza, anche nelle situazioni più disperate, ma senza snobismo. Traspare dal libro un sincero attaccamento all’isola di Mustique, che rende molto credibile il racconto.

Muori per me

Titolo: Muori per me

Autore: Elisabetta Cametti

Editore: Piemme

Una bambina denuncia alla polizia la scomparsa di Julia, sua madre, assistente della fashion blogger più famosa d’Italia, Ginevra Puccini.

Julia viene ritrovata cadavere nelle acque del lago di Como, in una zona proprio di fronte alla villa di proprietà della famiglia del marito di Ginevra Puccini, un uomo ricco e potente, a capo con la sua famiglia di un vero e proprio impero della moda. In fondo al lago vengono ritrovati i corpi di altre 4 donne, un vero e proprio cimitero. Intanto anche Ginevra è scomparsa.

Muori per me è un thriller con una trama complessa ed articolata, emozionante ed intrigante, con molti personaggi diversi tra loro, alcuni di grande umanità, altri di orribile crudeltà, ma tutti adatti e funzionali alla storia, descritti con precisione e con dovizia di dettagli. La storia si svolge a Milano con qualche puntata sul lago di Como e Saint Moritz, luoghi famosi, esclusivi, per persone di successo. Tutto avviene in modo travolgente, senza pause, un colpo di scena dopo l’altro. Capitoli brevi, continui cambi di ambientazione, le pagine scorrono senza alcuna fatica nella lettura. Difficile elencare tutti i temi trattati, dalle famiglie che si disgregano ai pericoli dei social media, dai giovani disposti a tutto per una briciola di notorietà, alla incapacità della società moderna ad unire affari ed etica, in una corsa forsennata verso la ricchezza tra superficialità ed ambizione. Il mondo della moda, dei social e della comunicazione attira tanti giovani disposti a tutto pur di avere un effimero momento di notorietà, una piccola fetta di successo. Tutti pronti a svendere sé stessi, menti e corpi, rinunciando alla propria dignità, pronti a sopraffare gli altri, tutto è lecito pur di avere successo. Un libro intenso, complesso, tanto glamour, crudeltà e sofferenza, unita ad affari, modernità e tanti soldi. Un mondo apparentemente magico e meraviglioso che nasconde corruzione e violenza, dove il successo e i soldi facili hanno reso alcuni protagonisti dei mostri che si circondano di prede da sbranare senza pietà.

Ciao Franco

Ciao Franco.

Te ne sei andato in silenzio. Sapevo che non stavi bene, il prolungato silenzio diceva tutto. Per me sei stato molto di più che un musicista. Sei stato un maestro. Mi hai insegnato moltissimo. Mi hai avvicinato a popoli e culture lontane, al misticismo, al pluralismo religioso, al rispetto per le minoranze. Mi hai insegnato a trovare il profondo nelle cose semplici. La tua arte spaziava dall’avanguardia elettronica alle canzonette, dalle tradizioni popolari più antiche alle opere ed alle messe, hai abbracciato con la tua musica tante culture, miscelando in modo sublime sacro e profano, allegorie e sentimenti, testi meravigliosi e melodie indimenticabili. Speravo di rivederti sul palco, prima o poi. Non mi aspettavo stamattina di leggere della tua partenza.  Buon viaggio Franco, avrai trovato buona compagnia, ovunque tu sia diretto. Addio maestro, riposa in pace.

 

E verrà un altro inverno

E VERRA' UN ALTRO INVERNO

Titolo: E verrà un altro inverno

Autore: Massimo Carlotto

Editore: Rizzoli

La storia è ambientata in una non definita piccola città del Nord Italia, in una valle con tre paesi e con una unica strada che la attraversa. Bruno Madera è un ricco imprenditore immobiliare che sposa in seconde nozze Federica, unica erede della dinastia Pesenti, famiglia ricca ed influente della valle, appartenente al gruppo dei “maggiorenti”, composto dalle famiglie con il maggior potere, sia economico che politico, che riescono a comandare e decidere il futuro della valle e dei suoi abitanti. Federica ha sposato Bruno senza amarlo, seguendo il volere del padre che invece ha benedetto il matrimonio per motivi economici, dato che la famiglia Pesenti, a causa di alcuni investimenti sbagliati, si trova in condizioni difficili. Federica chiede a Bruno di trasferirsi nella valle e lui, per amore della moglie, accetta. L’inserimento di Bruno nel paese risulterà abbastanza difficoltoso, alcune voci maligne lo vogliono vicino alla criminalità organizzata che avrebbe favorito alcuni suoi affari. Bruno sarà oggetto di alcuni episodi di intimidazione, per invitarlo ad abbandonare la valle. Federica tradirà Bruno con un suo ex e questa discutibile relazione darà inizio ad una serie di eventi imprevedibili. L’unica persona che si mostrerà amica di Bruno è una guardia giurata, una persona ben inserita tra gli abitanti della valle, con la convinzione che le vicende del paese debbano essere risolte tra i valligiani, senza chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. La serie di eventi lo vedrà protagonista, insieme agli altri valligiani, di vicende criminali dove nulla è quello che sembra.

Un romanzo con molti protagonisti, che subiscono le decisioni dei poteri forti, dei maggiorenti, rappresentati dal padre di Federica, che con le sue manipolazioni e il suo freddo opportunismo, dimostra tutta l’inadeguatezza della classe dirigente. Massimo Carlotto è uno scrittore molto attento a rappresentare la realtà della nostra società, trattando temi come la criminalità, la politica, i danni che possono essere causati dall’esposizione mediatica. Altro tema molto sentito da Carlotto è quello delle ingiustizie sociali e delle poche possibilità che hanno le persone di migliorare la propria condizione, un errore è sufficiente per essere messo ai margini, dove la delinquenza organizzata attende per reclutare la manovalanza di cui ha bisogno per condurre i propri loschi affari. Una trama costruita alla perfezione, una serie di eventi concatenati che danno vita ad una storia inquietante, che racconta il nostro paese attraverso le bassezze di cui una comunità apparentemente pacifica è capace, dove bugie, corruzione e fame di guadagno rendono lecito qualsiasi comportamento. Tutti sono contro tutti in una specie di far west dove conta solo il tornaconto personale. Una scrittura priva di orpelli, molto incisiva ed efficace per un ottimo romanzo.

L’uomo con la valigia

L'UOMO CON LA VALIGIA

Titolo: L’uomo con la valigia

Autore: Mattias Berg

Editore: Marsilio

Traduzione: Valeria Raimondi

Erasmus Levine accompagna il presidente degli Stati Uniti in ogni suo viaggio. E’ l’agente con il compito di portare la valigetta con i codici per il lancio dei missili nucleari. Erasmus è costretto dal suo compito ad una doppia vita, professore di filosofia per la famiglia, agente segreto quando è al servizio degli Stati Uniti. Ha una moglie e due figli totalmente all’oscuro della sua vera professione. Le responsabilità del compito assegnato ad un certo punto diventano troppo pesanti ed Erasmus decide insieme al suo capo, un agente segreto noto come Alpha, di mettere fine al sistema missilistico basto sugli ordigni nucleari che potrebbero distruggere la terra se fossero usati. Durante un viaggio in Svezia del presidente, Erasmus ed Alpha mettono in atto il loro piano.

Una vicenda complessa, che ricostruisce la storia della ricerca scientifica che ha portato alla costruzione degli ordigni nucleari, descrive il funzionamento del sistema mondiale delle bombe atomiche, il cui possesso da parte dei paesi più forti e potenti, è considerato il miglior modo per evitare che qualcuno le possa utilizzare. Il tema del pericolo di una guerra nucleare è stato spesso affrontato nei romanzi e nei film, è una delle paure ricorrenti della nostra società, ma questo romanzo, che è scritto per sembrare un thriller d’azione ma in realtà è anche un reportage di informazione, tratta l’argomento in modo molto originale. Un libro che descrive la situazione politica e geopolitica internazionale con molta attenzione, che tratta i delicati equilibri politici con i loro retroscena, parla dell’utilizzo dei mezzi di informazione per manipolare la realtà, per descrivere i fatti per quello che non sono. Poi c’è il tema della neutralità della scienza e dell’utilizzo da parte degli uomini delle scoperte scientifiche, dei tormenti degli scienziati e delle loro vite spesso stravolte a causa di scoperte troppo grandi. Un romanzo con una trama articolata, pieno di azione e di colpi di scena, che tratta problemi importanti, che appassiona chi è interessato ai temi toccati dal libro. Non si tratta di un thriller adrenalinico ma di un libro che grazie ad una storia ben costruita riesce ad informare e stimolare varie riflessioni al lettore. Chi è peggio, colui tradisce cercando di fare il bene dell’umanità oppure chi obbedisce sapendo che potrebbe essere corresponsabile della distruzione del genere umano?

Luana e Christian.

Non abbiamo finito di piangere Luana e dobbiamo compiangere Christian. Luana vittima di un orditoio, Christian schacciato da un tornio. Dal primo gennaio 2021 al 31 marzo 2021 sono morte in Italia 185 persone per incidenti sul lavoro. Il trend è in crescita rispetto al 2020. Sono numeri che lasciano senza parole. A mio parere, anche un solo morto all’anno in Italia sul lavoro dovrebbe essere considerato inaccettabile e dovrebbero essere tutti d’accordo, lavoratori, imprenditori, controllori, legislatori e lavorare insieme per raggiungere questo obiettivo di vera civiltà ed evoluzione sociale. La vita di una persona non vale nessun incremento di produttività conseguente all’allentamento delle misure di sicurezza, nessun risparmio per le omesse misure di sicurezza o per gli omessi controlli. La legislazione italiana ed europea sulla sicurezza del lavoro è molto avanzata e completa, con tanti obblighi, tanti adempimenti e tante sanzioni. Ma i controlli sono pochi, inefficati, insufficienti. La sicurezza sul lavoro è troppo spesso percepita come un inutile balzello da aggirare per guadagnare tempo e risparmiare qualche costo. Ma la logica del profitto aziendale, sacrosanta quando si parla di business, di vendite e di gestione, non può essere applicata quando c’è di mezzo la vita delle persone. Spero che le indagini sulle morti di Luana e Christian siano accurate e che portino alla verità. Chi ha sbagliato è giusto che paghi un prezzo adeguato alla colpa. Luana, Christian, le loro famiglie e tutte le altre vittime del lavoro, hanno già pagato un prezzo troppo alto. Non c’è indennizzo che possa ripagare la perdita di una persona cara, ma la verità non ha prezzo e spesso è il vero indennizzo che le famiglie delle vittime desiderano ricevere.

 

 

Later

LATER

Titolo: Later

Autore: Stephen King

Editore: Sperling & Kupfer

Traduzione: Luca Briasco

Il protagonista del 53esimo romanzo di Stephen King è un ragazzo, ormai divenuto adulto, che racconta la sua infanzia, a partire da quando aveva circa 6 anni. Una vita movimentata quella di Jamie Conklin, un bambino con un dono particolare, quello di riuscire a parlare con i morti, per qualche giorno, appena dopo la morte. Jamie non ha mai conosciuto il padre, vive con la madre che è un agente letterario in una situazione economica altalenante. Il suo potere sovrannaturale lo rende fragile e gli complica la vita. Sarà coinvolto in una serie di disavventure da alcuni adulti che, senza farsi troppi scrupoli, useranno il suo potere per il proprio tornaconto.

Il libro tratta un tema molto caro a Stephen King, ossia quello dell’infanzia, del peso che le scelte e le persone hanno sulla formazione della personalità dei ragazzi e sulle conseguenze dannose che spesso determinano. Un ragazzo in genere è troppo inesperto ed ingenuo per capire le trappole che gli stanno preparando sul suo futuro. Oltre alle paure del ragazzo, il libro tratta dei problemi di una famiglia alle prese con le difficoltà economiche comuni, le scadenze delle tasse, le bollette, il fallimento dell’attività professionale. Viene trattato il problema della dipendenza dalle droghe, delle difficoltà dei rapporti sentimentali travagliati, l’assistenza ai familiari ricoverati in strutture per lunghe degenze. C’è di tutto a rappresentare in modo completo le piccole e grandi difficoltà della società contemporanea.

Come spesso ripete l’autore nel testo, è una storia dell’orrore, dove il “dopo” ha una importanza predominante che viene ribadita continuamente. King sa raccontare come pochi le storie ed anche in questo libro si conferma con un romanzo scritto in modo esemplare, senza spingere molto sul lato horror, mantenendo il suo stile chiaro e lineare. Molto bella la copertina.

Primo maggio

Lo scorso anno, sempre il primo maggio, avevo scritto queste parole.

“Ho sempre considerato il primo maggio una festa per persone generose. Persone che sperano che tutti possano avere un lavoro dignitoso o che augurano a chi è disoccupato di trovare presto un lavoro. Imprenditori che svolgolo il loro ruolo nobilmente preoccupandosi delle condizioni di lavoro e della sicurezza dei propri dipendenti. Persone che possano far sentire in minoranza gli sfruttatori dei lavoratori in nero e di quelli sottopagati. Oggi più che mai è il momento di augurare e augurarci buon primo maggio. Che sia questo primo maggio 2020 il giorno di un nuovo inizio per tutta l’Italia. Dell’Italia che si riprende, che ricomincia meglio di prima perchè ha imparato la lezione, perchè d’ora in avanti diventi il paese delle persone serie e competenti. E’ una speranza. Ma almeno oggi è bello sperare.”

L’anno scorso era d’obbligo sperare che le cose potessero andare meglio, che ci fosse un futuro da affrontare con ottimismo e voglia di fare. Oggi, dopo 12 mesi, è ancora necessario pensare positivo, è ancora necessario fare dei programmi per il futuro, avere delle speranze, essere sicuri di aver imparato la lezione. Di natura sono sempre ottimista e positivo ma oggi faccio più fatica dell’anno scorso a pronunciarmi ottimista con la stessa intensità dell’anno scorso. Come Paese abbiamo fatto veramente pochi progressi, il Governo e le Classi Dirigenti non hanno certo brillato per spirito di iniziativa. E’ vero che ci sono le eccezioni, molte aziende private stanno adottando comportamenti virtuosi ed esemplari, ma la situazione è sempre più pesante. Continuo a credere che sia bello sperare, non solo oggi, tutti giorni. Ma sperare non basta. Bisogna anche fare, oltre che sperare.

Un breve pensiero all’India. Solo ai primi di febbraio 2021 i nuovi positivi erano circa 10.000 al giorno, si diceva che avevano raggiunto l’immunità di gregge, che avevano sconfitto il Corona Virus. Dopo soli due mesi la situazione è cambiata repentinamente. Oggi hanno contato 400.000 nuovi contagi, con oltre 3000 morti. Il motivo di tale crescrita dei contagi e dei morti viene fatto risalire all’allentamento delle misure di protezione e di distanziamento sociale. Non so quanto sia vero, ma il monito per paesi che come l’Italia vogliono una apertura generalizzata senza troppe regole è molto forte.

Buon primo maggio a tutti. Mai come adesso il lavoro serio e sicuro sarà l’unico vero vaccino capace si sconfiggere le pandemie di oggi e del futuro.

Perchè mi appartieni

PERCHE MI APPARTIENI

Titolo: Perché mi appartieni

Autore: Mary Higgings Clark & Alafair Burke

Editore: Sperling & Kupfer

Traduzione: Annalisa Garavaglia

 

Laurie Moran è una famosa conduttrice televisiva, la sua trasmissione si chiama Under Suspicion ed affronta casi irrisolti o su cui non è stata fatta completamente chiarezza. Laurie sta per sposarsi con Alex Buckley, un giudice federale appena nominato, sono alla ricerca di una casa che possa andare bene per loro. Laurie un giorno viene avvicinata dai genitori del dottor Martin Bell, un medico giovane di ottima fama, che era rimasto vittima di un omicidio mentre stava rientrando a casa. Uno sconosciuto gli aveva sparato mentre era ancora dentro la sua auto. I signori Bell sono da sempre convinti che l’omicidio sia stato compiuto dalla moglie del figlio, Kendra, e che le indagini siano state portate avanti con negligenza ed approssimazione. I genitori di Martin vorrebbero provare la colpevolezza di Kendra, proprio grazie alle indagini supplementari della trasmissione televisiva. Laurie decide di dedicare una puntata della sua trasmissione al caso Bell. Kendra dopo molte esitazioni, decide di partecipare alla trasmissione e di rispondere alle domande di Laurie. Le indagini portano alla luce molti aspetti inediti della vicenda, che il dottor Bell in realtà era una persona diversa da quella della sua immagine pubblica, che per arrivare alla verità c’è ancora molto da scoprire. Intanto c’è qualcuno che sta controllando la vita di Laurie.

Un romanzo scritto a quattro mani, un omicidio cruento, un assassino mai trovato, una storia in cui i personaggi cambiano man mano che la storia procede, nessuno è quello che sembra, ognuno ha qualcosa da nascondere e segreti da proteggere. Ambientazione molto newyorchese, con protagonisti ricchi e benestanti, eppure coinvolti in una storia di omicidio. Una storia ben costruita, con molti colpi di scena distribuiti con sapienza per mantenere alta la tensione del racconto. Un libro ben scritto da due campionesse del thriller.