Titolo: Omicidio a regola d’arte
Autore: Letizia Triches
Editore: Newton Compton
La storia è ambientata a Napoli negli anni ottanta. Nel giro di pochi giorni due pittori muoiono. Giovanni Aiello è un pittore di scarso successo, marito del Commissario Chantal Chiusano, e Michele Tosti, un artista molto noto nel campo accademico, trovato morto insieme alla sua giovane amante. Nonostante sia devastata dalla morte del marito, Chantal diventa responsabile delle indagini sulla morte di Michele Tosti ed al suo funerale ha occasione di conoscere la moglie, una nota psichiatra, Sara Steno. Le indagini avvicineranno le due vedove, unite dallo sfortunato destino dei mariti e dalle indagini che le coinvolgono con posizioni diverse. Il mondo dell’arte napoletano è sconvolto dalla morte dei due pittori ma ci saranno altre persone che perderanno la vita. Chantal si trova ad indagare in un mondo che credeva di conoscere per quello che il marito le aveva insegnato ma che le indagini le mostreranno in modo del tutto diverso. Un mondo molto meno affascinate di quello che era percepito dall’esterno, dove l’arte era solo un modo per fare soldi, per traffici illegali, truffe e sfruttamento di ingenui artisti esordienti. Per restare nel giro che conta bisognava adattarsi alle regole che personaggi potenti e famosi senza scrupoli imponevano.
Il romanzo è ben scritto, con una trama intrigante e costruita con ingegno, con l’arte di sottofondo, sia con interessanti descrizioni delle tecniche di pittura che come approfondimento sui materiali da usare, che avranno un impatto notevole sullo svolgimento della storia. Napoli è una ambientazione ideale per questo giallo, per il fascino delle varie zone della città, per le abitudini di vita e per la sua popolazione che mette assieme aristocratici, ricchi e disperati. I vari personaggi sono molto diversi tra loro per carattere e modi di pensare che mostrano un campionario ben assortito di sentimenti umani, dalle invidie alle gelosie, amore romantico e passioni complicate e perverse. Un ottimo giallo, arricchito dalla indubbia competenza artistica di Letizia Triches.
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