Titolo: La casa senza ricordi
Autore: Donato Carrisi
Editore: Longanesi
Un ragazzo di dodici anni scompare nelle campagne del Mugello insieme alla madre, senza lasciare tracce. Dopo otto mesi, il ragazzo viene ritrovato solo in un bosco da una allevatrice di cavalli. Il ragazzo è in apparenti buone condizioni, però non parla e sbatte pochissimo le palpebre, segno di una condizione psichica alterata. Ad aiutare gli investigatori viene chiamato Pietro Gerber, noto ipnotizzatore di Firenze, soprannominato “l’addormentatore di bambini”. Pietro sta vivendo un periodo molto duro, si è da poco separato dalla moglie e dal figlio e la sua vita solitaria è riempita solo dal lavoro. Per questo prenderà molto sul serio il caso del ragazzo muto e applicherà tutte le sue conoscenze sull’ipnosi per provare a farlo parlare e scoprire che fine ha fatto sua madre. L’ambientazione della storia è in una Firenze poco accogliente, molto scura e misteriosa, così come le campagne del Mugello appaiono come luoghi avversi, misteriosi, molto “noir”.
La vicenda del ragazzo e del mistero della sua scomparsa e successivo ritrovamento, sono il pretesto per parlare dell’ipnosi e delle nostre menti, di cui conosciamo solo una parte delle potenzialità. In questo romanzo scopriremo dettagli di grande interesse sul potere dell’ipnosi, sulle possibilità legate al suo utilizzo come terapia o come mezzo di indagine. E’ la mente umana la vera protagonista del romanzo, con i suoi misteri e i suoi poteri palesi ed occulti.
Donato Carrisi è un ottimo costruttore di trame, grandi meccanismi complessi dove ogni componente ha una sua funzione precisa e nulla è lasciato al caso. Oltre alla trama, Carrisi cura molto l’ambientazione, per costruire quella attrazione che prova il lettore verso il racconto che è amplificata dalla scrittura, scarna ed essenziale. L’ipnosi è un argomento che sta molto a cuore a Carrisi che sembra aver scoperto una sua personale tecnica di scrittura da usare come chiave per entrare nelle menti dei suoi lettori e catturarli per dare inizio ad una seduta ipnotica che ha termine solo al termine della lettura. Noi lettori siamo cavie inconsapevoli del grande ipnotizzatore Donato Carrisi.
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