Il pesatore di anime

Titolo: Il pesatore di anime

Autore: Olivier Norek

Editore: Rizzoli

Traduzione: Maurizio Ferrara

In Francia sono scomparse 10 ragazze ad opera dello stesso rapitore seriale. Nessuna traccia, nessun indizio, nessun elemento per orientare le indagini verso una possibile soluzione. La polizia brancola nel buio e il comandante Russo ha dovuto abbandonare il caso per motivi di salute, resa precaria per colpa di questo caso irrisolvibile. Ora tocca a Victor Coste trovare la soluzione. Coste è stato trasferito sull’Isola di Saint-Pierre, isola sperduta della Francia, tra Canada e Groenlandia, dove gestisce una casa sicura dove garantisce la sicurezza di coloro che entrano nello speciale programma di protezione dello Stato francese. Questa volta Coste deve ospitare la prima ragazza che è stata rapita, Anna, ritrovata miracolosamente viva dopo tanti anni e trasferita sull’isola per sottrarla al suo rapitore. Ma la stagione non è propizia, inizia il periodo delle nebbie e l’isola di Saint-Pierre da paradiso naturale diventa un luogo infido ed insicuro. Non solo per le nebbie.

Olivier Norel con questo “Il pesatore di anime” si conferma grande scrittore di thriller ed abile costruttore di trame piene di colpi di scena, di cambi di prospettiva, di personaggi che non sono quello che sembrano, il tutto raccontato con un crescendo di emozioni e di tensione continuo. Personaggi empatici ed intriganti, nel bene e nel male, ambientazione eccellente, dove l’isola sperduta dell’Atlantico, con la sua natura selvaggia e le sue case colorate, diventa l’ambientazione ideale per una storia cruenta e dolorosa come quella di Anna, del suo rapitore e di Victor Coste, alle prese con una storia davvero incredibile.

Il libro affronta il tema della conoscenza delle persone, come capirle nel profondo, per raggiungere quel lato oscuro, quella parte occulta che è disposta a collaborare con il male. La scrittura di Norek è brillante, usa un linguaggio completo e ricco di sfumature. Una lettura molto soddisfacente per gli appassionati del genere.

Il paziente

Titolo: Il paziente

Autore: Juan Gomez-Jurado

Editore: Fazi

Traduzione: Elisa Tramontin

Il dottor David Evans è un neurochirurgo di grande fama che viene scelto per operare al cervello, malato di tumore, il paziente più importante della terra, ossia il Presidente degli Stati Uniti. Ma il dottor Evans è anche l’uomo che, sotto ricatto, è stato ingaggiato per uccidere il Presidente degli Stati Uniti. Evans deve farlo, se vuole salvare la vita di sua figlia.

Questa in estrema sintesi la trama del libro “Il paziente”, una storia emozionante che di pagina in pagina aumenta la suspence in un crescendo unico ed appassionante. La vicenda si svolge in 63 ore, una corsa contro il tempo, dove tutto accade in modo vorticoso, tra colpi di scena ed eventi imprevedibili. Una trama costruita con ingegno e precisione, un obiettivo quasi impossibile da raggiungere, se non attuando un piano folle, tanto crudele quanto spericolato. Un uomo malvagio dall’intelligenza superiore e di grande cattiveria, a sua volta ingaggiato da un uomo molto potente, intravede nell’operazione al cervello del Presidente una possibilità per attuare il piano che gli è stato commissionato, ossia uccidere il Presidente, per destabilizzare la più forte nazione dell’occidente. Trame occulte, piani segreti, agenti federali, ma anche molta medicina, tecniche operatorie, tutto ben mescolato dalla grande capacità dell’autore di costruire trame assolutamente irresistibili, un vero maestro del thriller. Nel racconto c’è spazio per conoscere meglio il funzionamento della sanità americana, tutta rivolta verso i profitti e meno attenta alle esigenze dei pazienti.

Il killer riesce a controllare tutte le mosse di Evans, sembra leggergli nel cervello, oltre che a controllarlo in ogni sua mossa. Una corsa contro il tempo e contro un piano folle quanto crudele, in cui Evans dovrà valutare con razionale freddezza fino a che punto è logico arrivare per salvare sua figlia e se è vero che bisogna anteporre a tutto il bene delle persone che si amano.

L’isola

Titolo: L’isola

Autore: Ragnar Jónasson

Editore: Marsilio

Traduzione: Valeria Raimondi

Le amicizie dell’adolescenza sembrano poter durare tutta la vita, ma spesso non è così. Se poi l’amicizia giovanile è segnata da una tragedia, c’è un motivo in più per allontanarsi dagli amici di un tempo, per diluire il ricordo, per allontanare il dolore. Questo è capitato a quattro amici che si erano persi di vista e che arrivati all’età di trent’anni, decidono di trascorrere un fine settimana insieme, per celebrare la tragedia che dieci anni prima li aveva colpiti. Si ritrovano su una isola disabitata, un piccolo paradiso selvaggio, unico come solo in Islanda si possono trovare, in una casa isolata, nascosta alla vista dei pochi visitatori, non lontano da scogliere a picco sul mare. La domenica mattina, al risveglio, una ragazza dei quattro viene ritrovata cadavere su degli scogli, dopo essere precipitata da diverse decine di metri. Tutto lascia pensare che si tratti di un incidente, ma le identità dei ragazzi mettono subito in relazione quanto accaduto con i tragici eventi di dieci anni prima e le indagini si orientano in modo opposto alle ipotesi di partenza. Il caso viene affidato all’ispettore della polizia di Reykjavik Hulda Hermannsdóttir, che nonostante stia attraversando un momento di crisi, sia professionale che personale, accetta l’incarico e si reca verso la lontana isola.

Una storia ben costruita che ruota attorno alle indagini sulla morte della trentenne ed alla vita di Hulda, con il passato che presenta i conti nel presente, mostrando legami indissolubili e nascosti.

Hulda cerca di lasciarsi alle spalle un passato doloroso, cercando di conoscere quel padre che non ha mai conosciuto, facendo di lei un personaggio forte e fragile nello stesso tempo, di indubbia empatia. Un romanzo dalla struttura originale, dove la natura prepotente dell’Islanda è grande protagonista, con i suoi luoghi unici e quasi incontaminati, che affascinano anche quando appaiono ostili e impossibili da dominare.

Ritratto di donna sconosciuta

Titolo: Ritratto di donna sconosciuta

Autore: Daniel Silva

Editore: HarpelCollins

Traduzione: Seba Pezzani

I servizi segreti israeliani devono fare a meno di una delle spie più esperte ed efficaci della loro storia, Gabriel Allon. Dopo un grave attentato, Gabriel ha anticipato la pensione, ritirandosi a Venezia con la moglie e le figlie, dove vive in uno splendido appartamento con vista sul Canal Grande. Venezia è l’unica città del mondo in cui Gabriel può cercare di dimenticare il suo passato e vivere in serenità. Lui è un grande pittore e restauratore di quadri antichi, ma ancora non si è dedicato alle sue passioni, per trascorrere giornate tranquille passeggiando tra le splendide vie della città della laguna e godendosi la famiglia. Allon ha molti amici sparsi per il mondo e quando Julian Isherwood si rivolge a lui chiedendo aiuto, Gabriel non può certo tirarsi indietro. Julian è un mercante d’arte di Londra che vuole scoprire cosa si nasconde dietro la recente vendita milionaria di un inedito dipinto antico, sulla cui origine ed attribuzione ci sono molti dubbi. Allon si butta a capofitto sull’indagine e lo fa a modo suo, usando tutte le conoscenze ed i potenti mezzi che ancora ha a disposizione. L’indagine lo porterà molto lontano, dove neanche lui pensava di arrivare, correndo più rischi di quando era una spia.

Un romanzo dalla trama complessa, piano di azione e di colpi di scena, con i protagonisti che girano il mondo all’inseguimento di opere d’arte vere o presunte, quadri falsi che sono più belli degli originali e tanti soldi che si fa fatica ad immaginare. Oltre che un thriller mozzafiato, questo Ritratto di donna sconosciuta è un viaggio entusiasmante nel mondo dorato della compravendita di opere d’arte, dove grandi mercanti, artisti, collezionisti si trovano a doversi difendere dai falsi che i grandi truffatori immettono sul mercato, per guadagnare montagne di soldi.

Per essere un neopensionato, Gabriel Allen, come esperto d’arte, ha più lavoro di quando era una spia a tempo pieno.

Yellow Diamonds

Titolo: Yellow Diamonds

Autore: Paolo Roversi

Editore: SEM

Una banda di ladri professionisti, veloci, esperti, capaci di eludere i sistemi di sicurezza delle più famose gioiellerie europee. Rubano solo gioielli con diamanti, che vengono rivenduti immediatamente, incassano contanti e spariscono. Sono chiamati dalla stampa Pink Panthers, in onore della Pantera Rosa cinematografica. La prima rapina raccontata viene messa a segno in soli novanta secondi, un inizio sfolgorante dal ritmo incalzante, come tutto il resto del romanzo.

La banda criminale opera come un gruppo d’assalto militare che si muove con perfezione scientifica. Il gruppo di investigatori che è sulle loro tracce è formato dalla profiler Gaia Virgili, già protagonista del precedente libro di Roversi Black Money, con la sua squadra ben assortita, con un informatico di grande capacità, un ex legionario, un ex agente segreto come consulente. Persone totalmente dedicate al loro lavoro, duro e pericoloso, pronte a tutto pur di fermare il crimine.

Una grande avventura che si svolge in tante città di diverse nazioni, tra criminali che passano da una città all’altra per disperdere le loro tracce e per raggiungere le città delle nuove rapine, inseguiti dalla squadra dell’Interpol che cerca di anticipare le loro mosse.

Gli ultimi due libri di Paolo Roversi segnano un deciso salto di qualità con trame più complesse e solide che raccontano vicende che coinvolgono alcune grandi istituzioni europee, la criminalità internazionale e l’Interpol. Anche i personaggi acquistano maggiore profondità e personalità, per un risultato finale degno dei migliori crime internazionali. Onore a Roversi che ha lasciato la “confort zone” del personaggio di Enrico Radeschi, per affrontare prove decisamente più impegnative. Mi auguro che l’autore si impegni presto in una spy story (il mio genere preferito), ci sono tutti i presupposti per una grande prova.

Un nuovo Papa

Titolo: Un nuovo Papa

Autore: Glenn Cooper

Editore: Nord

Traduzione: Elisa Banfi

L’ultimo romanzo di Glenn Cooper è ambientato nelle segrete stanze del Vaticano e vede come protagonista il Papa, alle prese con il suo passato e le sue debolezze umane. La storia raccontata da Cooper è di grande attualità, come testimoniano le recenti polemiche tra padre Georg e Papa Francesco che sono seguite alla morte di Papa Benedetto Sedicesimo, all’anagrafe Joseph Ratzinger.

L’interesse per la figura del Papa è sempre stato alto tra scrittori e registi e Glenn Cooper negli anni recenti ha manifestato grande interesse per la figura del Pontefice, mettendolo al centro delle trame dei suoi ultimi libri. Questa volta abbiamo come protagonista un papa giovane, atletico, che nuota ancora con le energie di un ragazzo, con un passato che non può dimenticare e che contribuisce a rendere la storia intrigante anche se un po’ estrema. Il romanzo introduce i lettori nelle stanze vaticane, permette di respirare l’aria pesante intrisa di politica, manovre e trame più o meno occulte tra cardinali eletti e di imminente proclamazione, ogni mezzo è buono per fare carriera, per accedere ai piani alti delle gerarchie ecclesiastiche. La trama di questo libro ha il suo punto forte nella personalità del Papa che ha caratteristiche originali ed imprevedibili che daranno origine alle lotte intestine tra alcuni cardinali per accaparrarsi la posizione migliore nel caso di nuove votazioni per l’elezione del nuovo capo della Cristianità.

Glenn Cooper riesce a costruire romanzi dalle trame accattivanti, creando personaggi empatici e intriganti. In alcuni passaggi può essere scontato ma rimane un grande affabulatore capace di intrattenere e divertire i lettori. In questo libro Glenn osa più del solito, coinvolgendo addirittura il Papa in una vicenda di grande alla prepotente attualità, che crea anche nella società civile e nelle forze politiche, grandi divisioni.

L’uno dall’altro

Titolo: L’uno dall’altro

Autore: Philip Kerr

Editore: Fazi

Traduzione: Luca Merlini

Nel 1949 la Germania è una nazione che stenta a riprendersi dopo la disfatta della Seconda Guerra Mondiale. Bernie Gunther è un ex investigatore privato che si trova a dirigere l’hotel della moglie, ricoverata in un ospedale psichiatrico in condizioni molto gravi. Gli affari per l’hotel vanno molto male, nessuno va a Dachau, troppo recenti gli orrori compiuti nel locale campo di concentramento, dove sono stati uccisi migliaia di ebrei. La moglie di Gunther muore, lui decide subito di vendere l’hotel e di ricominciare una nuova vita riprendendo a fare quello che gli riesce meglio, ossia l’investigatore privato. Si trasferisce a Monaco, affitta un ufficio senza pretese ma decoroso. In pochi giorni ha già qualche cliente e rientra subito nel giro delle indagini. C’è molto da fare a Monaco, tutti hanno qualcosa da nascondere o da ritrovare e gli investigatori sono molto ricercati. Tra i nuovi incarichi, uno è particolarmente intrigante. Una donna affascinante e misteriosa chiede a Gunther di trovare le prove della morte di suo marito. E’ molto credente e vuole risposarsi nel rispetto delle regole. Il marito della donna era stato il comandante di un campo di lavori forzati dove furono commessi crimini orrendi. Gunther sente che dovrebbe stare lontano da quell’indagine, ma non ci riesce ed accetta l’incarico. Non immagina in che guaio si troverà di lì a poco.  

Un romanzo che ricostruisce il periodo storico con realismo e precisione, coinvolgendo il lettore nonostante la durezza dei temi trattati. La Germania in quel periodo era un paese sconfitto, dove comandavano americani, inglesi e russi, i tedeschi erano visti con disprezzo e diffidenza. Ma un nuovo nemico doveva essere fermato, il comunismo e per combatterlo in molti erano disposti ad essere indulgenti verso i tedeschi, nonostante gli orribili crimini commessi. Solo Bernie Gunther mantiene fede ai suoi principi di giustizia e non è disposto a cambiare idea. Ha vissuto gli orrori della guerra, ha visto cosa sono stati capaci di fare i suoi simili e non ha più fiducia nel genere umano.

Il sigillo della Vergine

Titolo: Il sigillo della vergine

Autore: Steve Berry

Editore: Nord

Traduzione: Alessandro Storti

Kelsey è una suora con un talento per il restauro di quadri antichi ed è per questo che è stata inviata a Gand, cittadina delle Fiandre, per lavorare al Polittico dell’Agnello, opera monumentale del maestro fiammingo Jan Van Eyck, conservata nella cattedrale di San Bavone. Nick Lee si trova a Gand per incontrare Kelsey, la donna che nove anni prima avrebbe dovuto sposare, se non avesse deciso di prendere i voti. Nick è un agente del Clio, una sezione speciale dell’Unescu che si occupa del recupero di opere d’arte rubate e della protezione del patrimonio artistico mondiale. Nick entra nella cattedrale e vede che una parte del Polittico sta andando a fuoco mentre una figura scura si sta allontanando con il computer portatile di Kelsey, in cui sono memorizzate le immagini del restauro. Nick si lancia all’inseguimento tra le vie di Gand, ma non riesce ad evitare che la polizia spari al fuggitivo, uccidendolo. Nick scopre che si tratta di una suora e che il computer è sparito. La donna presenta un avvoltoio tatuato su una spalla e porta al collo un ciondolo a forma di giglio. Nick parte da questi due indizi verso una avventura mozzafiato che riguarda un segreto antico quanto pericoloso che risale alle origini del cristianesimo. Un romanzo che mette insieme storie e leggende sulla vita di Maria, la madre di Gesù, la crociata contro i catari e le leggende nate su di loro, le lotte intestine nella chiesa cattolica, ricatti, peccati grandi e piccoli, ferite non rimarginabili, sete di vendetta e molto altro.

Tutto questo in un libro scritto con un ritmo incalzante, ambientazioni straordinarie come il sud della Francia, la Linguadoca e Carcassone, oltre alcune zone ai piedi dei Pirenei. Un thriller pieno di misteri e intrighi, raccontato da uno scrittore capace come pochi di trasformare fatti storici reali, mescolarli con qualche invenzione per creare romanzi di grande interesse.

La mia bottiglia per l’oceano

Titolo: La mia bottiglia per l’oceano

Autore: Michel Bussi

Editore: e/o

Traduzione: Alberto Bracci Testasecca

Ambientazione esotica ed affascinante, l’isola di Hiva Oa è stata il luogo che ispirò il pittore Paul Gauguin ed il cantante Jacques Brel, entrambi sepolti su questa isola della Polinesia Francese.

Su questo piccolo territorio, splendido e sperduto, viene organizzato un laboratorio di scrittura, tenuto dal famoso e acclamato romanziere Pierre Yves François, riservato ai vincitori di una selezione di aspiranti scrittori. Il concorso viene vinto da cinque donne, molto diverse tra loro per età, estrazione sociale, formazione ed attività professionale, ma tutte con un unico sogno, ossia diventare scrittrici. Il corso di scrittura inizia subito con la sparizione del docente, con le aspiranti scrittrici coinvolte nelle ricerche. Subito dopo la partecipante più anziana viene ritrovata uccisa nel suo letto. A questo punto i concorrenti rimasti hanno la certezza che tra di loro c’è un assassino. Il paradiso tropicale piano piano si trasforma in un luogo ostile e misterioso, dove sia gli ospiti che la natura sembrano far parte di un piano tanto diabolico quanto misterioso.

Michel Bussi ci ha abituato a romanzi geniali, in cui è riuscito a sorprendere il lettore con invenzioni imprevedibili, trame complesse frutto di una creatività fuori dal comune.

Anche in questo libro l’autore si diverte a portare fuori strada il lettore, con indizi falsi e con interpretazioni della trama diverse per i vari personaggi.  Ci sono tutti gli ingredienti che hanno portato al successo i libri precedenti, ma questa volta la storia manca di mordente, di quel guizzo che l’avrebbe potuta rendere imperdibile. Non mi aspetto da un creativo come Bussi l’ennesimo tributo ad Agatha Christie, oppure la celebrazione delle ambizioni degli scrittori che vogliono solo il successo. Mi aspetto il genio, la fantasia, l’imprevedibile creatività, che qui non ho trovato come mi sarebbe piaciuto. 

La setta

Titolo: La setta

Autore: Camila Lackberg / Henrik Fexeus

Editore: Marsilio

Traduzione: Laura Cangemi

Prosegue il viaggio nella magia applicata alle indagini con il secondo romanzo scritto da Camila Lackberg con il mentalista Henrick Fexeus, dal titolo “La setta”. Il titolo anticipa il tema principale del libro, ossia il pericolo che le sette rappresentano e della grande facilità con cui riescono a manipolare le menti dei loro adepti.

La storia ha inizio con il rapimento di un bambino da una scuola materna di Stoccolma. Le indagini sono affidate a Mina Dabiri che vuole nella sua squadra Vincent Walder, il famoso mentalista con cui aveva già lavorato. Vincent si accorge subito che la sparizione del bambino ha dei punti in comune con altre sparizioni di bambini. Gli indizi portano a credere che si tratta di un rapimento che segue una specie di rituale il cui epilogo non promette nulla di buono.

Mina e Vincent costituiscono una coppia di investigatori inedita e ben assortita, particolarmente adatta alle trame complesse elaborate dagli autori. Sia Mina che Vincent hanno storie familiari complicate, eventi del passato avvolti nel mistero, sono menti brillanti, capaci di grandi intuizioni, con qualche limite personale ed una certa fragilità caratteriale. Mina con la sua ossessione per la pulizia e l’igiene, Vincent con l’ossessione per la numerologia, che tende ad applicare a qualsiasi cosa gli passi per la testa.

La storia ha trama complessa, ben costruita, in cui c’è spazio per approfondire le personalità dei protagonisti e per raccontare la vita quotidiana in Svezia, dove i dissapori tra coniugi e figli sono molto più frequenti e forti di quanto si possa immaginare, così come per le critiche al comportamento dei politici, pronti a cavalcare i problemi della gente solo per accaparrare voti, senza mai trasformare le promesse in vere iniziative. Un thriller ben costruito e interessante, con riferimenti matematici, al gioco degli scacchi ed anche alla filosofia, per una lettura stimolante.

Angélique

Titolo: Angélique

Autore: Guillaume Musso

Editore: La nave di Teseo

Traduzione: Sergio Arecco

Il libro ha inizio in una sala di ospedale. Mathias Taillefer è ricoverato in ospedale dopo un infarto. Si sveglia ed al suo fianco una ragazza sta suonando il violoncello. Lei si chiama Louise Collange e lavora per una associazione che con la musica prova ad alleviare le sofferenze dei malati. Lui non gradisce la musica e la compagnia, ma la ragazza insiste e non demorde anche se Mathias è molto scortese. La ragazza scopre che Mathias è un ex poliziotto e gli chiede di aiutarla ad indagare sulla morte della madre, una famosa ex ballerina morta in circostanza misteriose. Mathias non ha alcuna intenzione di assecondare la richiesta, ma alla fine si lascia coinvolgere ed accetta la richiesta della ragazza.

Inizia così l’ultimo romanzo di Guillaume Musso, scrittore francese nato ad Antibes nel 1974, autore di libri thriller originali in cui l’autore si diverte ad ingannare il lettore, con uno stile di scrittura molto scorrevole ed empatico.

Un continuo cambio di prospettiva, personaggi che non sono mai quello che sembrano, un poliziotto che non si capisce se è un buono o cosa, la suonatrice di violoncello, la ballerina che sta invecchiando, una infermiera, un artista rampollo di una ricca e potente famiglia italiana. Una storia che mescola vicende e personaggi molto diversi tra loro, uniti da una trama complessa e ben raccontata, dove tutto alla fine troverà una spiegazione. Una lettura incalzante, imprevedibile, piena di misteri e di suspence, gli eventi si susseguono senza un attimo di respiro, mescolando sentimenti, solitudini, ambizioni, voglia di sconfiggere un destino avverso, intrighi familiari, nelle varie sfumature di personaggi molto diversi tra loro. Un buon modo per riempire qualche ora di relax, per gli appassionati del genere.

Il male che gli uomini fanno

Titolo: Il male che gli uomini fanno

Autore: Sandrone Dazieri

Editore: HarperCollins

Trent’anni fa, Cremona fu sconvolta da una serie di omicidi di ragazze. Un innocente fu condannato e morì in un incendio sospetto. Il vero colpevole rimase a piede libero e secondo alcune voci fu coperto da persone potenti e intoccabili. La macchina delle indagini fu condizionata nel suo funzionamento da corruzione e ricatti, che all’epoca erano molto diffusi tra poliziotti e giudici.

Ai giorni nostri, una ragazzina, Amala, viene rapita al ritorno da scuola. Non è la sola ragazza scomparsa nella zona. Il timore che il mostro di trent’anni fa sia tornato in azione è enorme, anche se le versioni ufficiali dicono che il vero killer sia morto da tempo. La zia della ragazzina rapita, Francesca, è stata l’avvocato che ha difeso invano trent’anni prima il giovane che fu condannato ingiustamente. Un sedicente turista israeliano piomba in Italia e si aggrega alle indagini di Francesca, con l’intento di liberare la ragazza e di fermare il serial killer, soprannominato “Il Persico”.

Sandrone Dazieri ha costruito questo “Il male che gli uomini fanno” su una trama eccellente, complessa e dal ritmo incalzante, in cui gli eventi si susseguono senza respiro, con l’alternanza dei due piani temporali che aumentano l’incertezza e il senso di mistero, per dare vita ad un racconto adrenalinico, in cui orrore, brutalità ed ingegno si mescolano in un racconto coinvolgente.

Un capitolo dell’eterna guerra tra il bene e il male, con quest’ultimo che prende forme diverse ed imprevedibili, sempre pronto a rinascere con nuove ed accresciute energie, per colpire anime indifese ed innocenti. Personaggi intriganti, ben definiti, a volte di difficile collocazione, ma molto centrati con l’atmosfera del racconto. L’autore usa uno stile diretto e senza fronzoli, riesce a creare alla perfezione atmosfere e pensieri dei protagonisti, con realismo ed efficacia, per una lettura di grande piacere e soddisfazione.

Il mistero della carrozza n.12

Titolo. Il mistero della carrozza n.12

Autore: Paolo Navi

Editore: Newton Compton

Un romanzo che si presenta come un thriller di tipo tradizionale, con evidenti riferimenti ed omaggi a due opere di Agatha Christie. Il protagonista è Giovanni, un professore universitario di economia, che è di ritorno da Monaco dove ha ritirato un premio prestigioso. Resta bloccato all’aeroporto per una violenta tempesta di neve. I voli sono tutti cancellati, impossibile per gli aerei atterrare e decollare. Giovanni deve tornare a casa a tutti i costi, sua moglie ha organizzato la cena di compleanno a cui lui non può mancare. L’unica possibilità per Giovanni sembra essere prendere un treno che partirà in pochi minuti. Giovanni prenota e acquista il biglietto con il cellulare, si reca alla stazione e sale sul treno. Il viaggio si prospetta scomodo ma date le circostanze c’è poco da lamentarsi. Dopo qualche ora di viaggio, nei pressi di Innsbruck, il treno viene investito da una violenta valanga di neve, tutti i vagoni vengono spazzati via, solo il vagone n.12 si salva. Con Giovanni restano in vita altre sette persone. Per i superstiti inizia una avventura incredibile, dovranno affrontare la neve, il freddo gelido ed un micidiale killer che vuole uccidere tutti i sopravvissuti. Giovanni si trova al centro di un incubo che cambierà la sua vita per sempre, in modo imprevedibile. Paolo Navi scrive in modo netto, senza fronzoli, diretto e molto efficace. La trama è sorprendente, con un avvio lento, poi l’incidente, la lotta per la sopravvivenza, l’attesa per i soccorsi, la sequenza di omicidi. La storia acquista ritmo, gli eventi incalzano, la situazione precipita in un baratro che sembra non finire mai. Nel finale tutto cambia e Giovanni si troverà a fare i conti con sé stesso e con la propria vita, trovando il coraggio per fare quello che non avrebbe mai creduto di essere capace di fare. Un libro che offre molto di più di quello che lascia intendere dalla copertina e dalle note di presentazione.

La rete Ksenofont

Titolo: La rete Ksenofont
Autore: Piernicola Silvis
Editore: SEM
 
Questo libro è stato pubblicato nel 2019 da SEM in ebook, ma la prima edizione risale al 2010, con il titolo “Gli anni nascosti”. Un romanzo di fantapolitica, con protagonisti personaggi nei quali non sarà difficile riconoscere alcuni degli uomini politici che hanno fatto la storia d’Italia, ambientato tra il dopo guerra e gli anni 90. E’ la storia recente d’Italia, riscritta svelando il dietro le quinte di tanti eventi che ancora oggi destano dubbi ed interrogativi, come Il referendum tra Repubblica e Monarchia, il sequestro della nave da crociera Achille Lauro, il quasi scontro armato tra esercito USA e Carabinieri a Sigonella, l’indagine di Mani Pulite, l’aereo precipitato ad Ustica, le azioni delle brigate rosse e molto altro. I vertici dello stato sono occupati da personaggi ambigui, c’è una organizzazione con politici, imprenditori e militari che vorrebbe organizzare un colpo di stato, poteri occulti e malavitosi trattano con i vertici politici per orientare a loro favore l’azione di governo. I golpisti si affidano ad un appartenente alla Gladio, la famigerata organizzazione clandestina paramilitare, promossa dalla Cia per contrastare la possibile invasione in Occidente da parte dell’Unione Sovietica, per organizzare il colpo di stato nei minimi dettagli. Ma c’è qualcuno nei Servizi Segreti che vuole che l’Italia resti un paese libero.
Una storia avvincente, verosimile, che richiama molti dei sospetti che da sempre accompagnano le versioni ufficiali di molti dei fatti raccontati. Piernicola Silvis conferma le sue doti di scrittore con un thriller fantapolitico di grande interesse ed attualità. L’autore è un ex dirigente della polizia, ex questore, di sicuro ha conoscenza diretta di tante verità che non possono essere raccontate, ci ha voluto svelare una parte di verità oppure ci ha regalato sono una storia immaginaria? Il libro lascia irrisolto questo interrogativo.

Regina Rossa, Lupa Nera, Re Bianco

Titolo: Regina Rossa, Lupa Nera, Re Bianco

Autore: Juan Gomez Jurado

Editore: Fazi

Traduzione: Elisa Tramontin

Regina Rossa, Lupa Nera e Re Bianco sono i tre romanzi della trilogia di Juan Gomez Jurado, con protagonisti Jon Gutierrez e Antonia Scott. Lui è un ispettore di polizia, alto, robusto ed elegante. Lei è una donna reclutata per un programma speciale riservato alla risoluzione dei casi impossibili. Antonia è stata scelta per un motivo ben preciso. E’ la donna più intelligente del pianeta, ossia quella con il q.i. più alto mai rilevato. I due sono quanto di più diverso si possa immaginare, ma insieme funzionano, si intendono alla perfezione e sono entrambi dotati di coraggio e incoscienza per affrontare ogni sfida. I libri vanno letti in ordine di uscita, come fossero una opera in tre volumi, le storie sono molto interconnesse tra loro e l’evoluzione dei personaggi segue lo sviluppo della trama. Difficile riassumere la storia in poche righe, Jon e Antonia sono coinvolti in una prima indagine molto delicata, poi il caso si allarga a dismisura ed i due non riusciranno più a separarsi. La trama è complessa con molte sfaccettature, i crimini hanno un unico regista di cui è difficile comprendere lo scopo. Il ritmo delle vicende è veloce, succede sempre qualcosa di inaspettato, i capitoli brevi accentuano l’effetto torrenziale che travolge il lettore. I dialoghi sono serrati, diretti, spesso interrotti da eventi imprevedibili. Jurado ha una scrittura meticolosa e precisa, ricca di dettagli. Alcune parti sono poco verosimili, ma stiamo parlando di un thriller di azione e forse conta di più l’effetto speciale che la veridicità degli eventi. Solo leggendo tutti i tre libri si riesce ad inquadrare i personaggi e comprenderne tutte le sfumature. La struttura della trama è molto ramificata ed ogni storia apre la porta ad altre storie ed altri nemici, ma c’è sempre qualcosa che non finisce del tutto e che dopo un po’ tornerà di nuovo ad insidiare i nostri eroi. Per gli amanti del thriller tre libri da non perdere.