Le vite parallele

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Titolo: Le vite parallele

Autore: Antonio Fusco

Editore: Giunti

Il commissario Casabona sta vivendo un momento difficile, sua moglie Francesca deve essere operata e lui ha fatto richiesta per ottenere un incarico meno impegnativo per avere più tempo libero. La sua unica preoccupazione è stare vicino alla moglie ed ai due figli Chiara ed Alessandro in questo momento non proprio sereno. Ma i buoni propositi di Casabona vengono rapidamente messi da parte quando arriva la notizia della scomparsa di una bambina di tre anni, Martina Bonelli. La mattina i genitori, Elena Fiano e Mauro Bonelli, non la hanno trovata nella sua cameretta. Nessuna serratura forzata, nessuna finestra rotta, nessun indizio. Il peggior incubo che due genitori possono vivere. La madre di Martina accusa subito un tipo poco raccomandabile con cui ha avuto una breve relazione, Walter Guzman. Elena Fiano mostra agli investigatori alcuni messaggi ricevuti dal Guzman con esplicite minacce. Gli investigatori si mettono subito sulle tracce dell’ex amante della signora Fiano e lo trovano in Costa Azzurra, solo, nessuna traccia della bambina. Dopo un breve interrogatorio della polizia di Nizza, emerge subito l’estraneità dell’uomo al rapimento della bambina. Il giorno dopo Guzman viene ritrovato cadavere dopo essere precipitato dalla finestra dell’albergo in cui alloggiava. Inizia una indagine molto delicata che è anche una corsa contro il tempo per cercare di trovare viva la bambina scomparsa.

Antonio Fusco, oltre che scrittore, è un funzionario di Polizia ed è anche criminologo forense. Conosce bene come si conducono le indagini, come funzionano i rapporti tra Polizia e autorità. Conosce come funzionano le menti dei criminali e riesce a costruire trame avvincenti con personaggi che sono definiti da come si comportano, senza troppe descrizioni dettagliate. Fusco scrive in modo molto lineare, chiaro e semplice. La storia diventa subito avvincente, con continui cambi di indiziati, con protagonisti che hanno vite parallele all’insaputa delle persone con cui vivono. Qualche colpo di scena ben dosato tiene alta l’attenzione fino alla conclusione che sarà diversa da come sembra essere destinata a finire. Il commissario Casabona si dimostra essere una persona semplice, con molto senso del dovere, marito affezionato alla moglie ed ai figli. Cerca di stare vicino alla famiglia durante una indagine difficilissima, di quelle che tolgono il sonno. Un libro senza effetti speciali, ben scritto, piano di sentimenti diversi tra loro, dal dolore per la malattia di una persona cara, alla disperazione per la scomparsa di una bambina, alla fredda crudeltà di chi architetta un piano criminale che vede al centro la sorte di una bambina di tre anni.

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